Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Charlie Bakhchinyan, rimpatriato armeno-americano, viene arrestato per l'assurdo crimine di aver indossato una cravatta nell'Armenia sovietica. Solo in isolamento, scopre presto di poter vedere l'interno di un condominio vicino alla prigione dalla finestra della sua cella. Osservando la coppia armena che vive nell'appartamento, giorno dopo giorno, Charlie scopre presto il motivo per cui è tornato in Armenia. (Wikipedia)
Ottimo film, che nel 2023 entrò nella shortlist degli Academy Awards, del regista, sceneggiatore e attore statunitense di origini armene, che, con questa pellicola, "torna alle origini". Ci torna con una storia piena si, d'amore per la patria di suo padre, ma pure con occhio estremamente critico, e soprattutto, intriso di speranza e di umanità. Forse un po' tirato per le lunghe, ma sicuramente molto più interessante di tanti altri film che hanno avuto distribuzione immediata, mentre, forse ve ne sarete accorti, questo, in Italia, è uscito solo pochi mesi fa, praticamente con 2/3 anni di ritardo.
Excellent film, which in 2023 entered the Academy Awards shortlist, by the American director, screenwriter and actor of Armenian origins, who, with this film, "returns to the origins". He returns with a story full of love for his father's homeland, but also with an extremely critical eye, and above all, imbued with hope and humanity. Perhaps a little drawn out, but certainly much more interesting than many other films that had immediate distribution, while, perhaps you will have noticed, this one, in Italy, came out only a few months ago, practically with a delay of 2/3 years.

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