No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20250805

Bayard Rustin

Rustin - Di George C. Wolfe (2023)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Nel 1960, mentre il movimento per i diritti civili lottava per l'uguaglianza razziale negli Stati Uniti, l'attivista Bayard Rustin esortò Martin Luther King Jr. a guidare una protesta in vista della Convention Nazionale Democratica. Il deputato di New York Adam Clayton Powell Jr. e il leader della NAACP Roy Wilkins, critici della crescente popolarità di King e dell'influenza di Rustin, minacciarono di accusare King di una relazione omosessuale con Rustin, apertamente gay, portando quest'ultimo alle dimissioni dalla Southern Christian Leadership Conference. Tre anni dopo, Rustin rimase alienato da King e da gran parte del movimento, ma il suo impegno per l'azione non violenta fu abbracciato da molti giovani attivisti, tra cui Tom Kahn, suo assistente e amante. Pianificando una marcia su larga scala su Washington, D.C., Rustin chiese aiuto ad A. Philip Randolph, il rispettato architetto delle manifestazioni che portarono a vittorie come la fine della segregazione razziale nelle forze armate. Nonostante il sostegno dell'organizzatore della NAACP Medgar Evers, Wilkins rifiuta il piano di Randolph e di Rustin, e Rustin inizia una relazione con Elias Taylor, un organizzatore e pastore sposato. (Wikipedia)

Una messa in scena totalmente coinvolgente su una serie di fatti di cronaca storici e fondamentali per l'antirazzismo, da parte dell'esperto regista, soprattutto di teatro, ma che si era distinto anche al cinema giusto qualche anno fa con Ma Rainey's Black Bottom, e soprattutto, il ritratto di un attivista importantissimo, ma da noi sconosciuto, interpretato con la solita maestria da un sontuoso Colman Domingo.

A totally engaging staging of a series of historical and fundamental news stories for anti-racism, by the expert director, especially in the theater, but who also distinguished himself in the cinema just a few years ago with Ma Rainey's Black Bottom, and above all, the portrait of an extremely important activist, but unknown to us, played with the usual mastery by a sumptuous Colman Domingo.

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