No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120806

pagina otto

Page Eight - di David Hare (2011)


Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Giudizio vernacolare: che crasse!


Regno Unito, oggi. Johnny Worricker è un agente di lungo corso dell'MI5. Dipende direttamente da Benedict Baron, al quale è legato da qualcosa di più che un rapporto di amicizia: la sua ex moglie si è risposata con lui, e la figlia di Johnny vive con Benedict. Baron, durante una riunione ad altissimi livelli, distribuisce un rapporto delicatissimo; Worricker sottolinea che, in una nota a pié di pagina (a pagina otto), si evidenzia che il Primo Ministro era a conoscenza che l'amministrazione statunitense, ha torturato prigionieri di guerra detenuti in carceri segrete fuori dai suoi confini; lo stesso Primo Ministro inglese era a conoscenza dei luoghi delle carceri. Ciò implicherebbe che lo stesso Primo Ministro non ha condiviso informazioni segretissime con i proprio servizi segreti, informazioni delicatissime che avrebbero potuto salvare delle vite di compatrioti. Baron muore di infarto pochi giorni dopo la presentazione tesissima di questo rapporto; Worricker fa conoscenza con la sua nuova dirimpettaia Nancy, una donna più giovane di lui, affascinante, una sorta di attivista politica che sta cercando di scoprire qualcosa di più sulla misteriosa morte del fratello, e con la quale scopre di avere molte affinità, ma che, data la situazione, potrebbe essere una spia. La collega Jill Tankard non lo spalleggia, anzi, si scopre doppiogiochista e dalla parte del Primo Ministro, che vuole cacciare Worricker e smantellare l'MI5, rimpiazzandolo con un'altra struttura. Anche il Ministro degli Interni Anthea Catcheside viene convinta ad insabbiare il rapporto, mediante una promozione importante. Per finire, Worricker scopre pure di essere stato sorvegliato.

Gran bel lavoro questo Page Eight, pensate, un film per la televisione "ordinato" dalla BBC a Sir David Hare, drammaturgo, sceneggiatore, e a tempo perso pure regista. Suo, ad esempio, il famosissimo adattamento teatrale (da Arthur Schnitzler) The Blue Room, un sacco di altre opere teatrali, le sceneggiature cinematografiche di Il danno (di Louis Malle), The Hours e The Reader - A voce alta, entrambi diretti da Stephen Daldry. Qui si diverte a disegnare (e a dirigere con ottima mano, e con grande classe) una moderna spy-story, con temi attualissimi, mettendo insieme tradimenti, azione, british style, sentimenti amorosi, familiari ed amicali, il tutto miscelato con dovizia. Stilosa anche la fotografia, ottimi gli attori. Il sempiterno Bill Nighy è Worricker (ed è bravissimo), Rachel Weisz è Nancy, Michael Gambon è Baron, Ralph Fiennes è il Primo Ministro britannico. A volte al cinema passano delle vere e proprie schifezze, così come sulla nostra televisione; pensare che nel Regno Unito alla televisione, e soprattutto per la televisione, si commissionano cose del genere, fa venire i brividi.

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