No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120830

senza nome

Sin nombre - di Cary Fukunaga (2009)


Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Giudizio vernacolare: ocche vita è?

Siamo in Messico. Willy, detto El Casper, è membro della gang Mara Salvatrucha, e vive a Tapachula, nel Chiapas, vicino al confine col Guatemala. Sta introducendo un ragazzino nella banda, un ragazzino che viene ribattezzato Smiley. L'iniziazione consta dapprima nel ricevere un sacco di botte, dopo di che il ragazzino deve uccidere un membro di una gang rivale. Willy aiuta Smiley, ancora titubante. Willy è innamorato di Martha Marlene, una bella ragazza dei quartieri un po' più benestanti, ed è preoccupato per la sua incolumità, tanto che tiene la sua relazione nascosta; questo fa si che su di lui ci siano dei sospetti, da parte dei capi. Ma Martha Marlene un giorno lo segue, e si fa vedere ad un raduno della gang; Lil Mago, il capo, la prende in disparte e intima Willy di fare altro. Lil Mago tenta di violentare Martha Marlene, questa si ribella, lui diventa violento e, spingendola, le fa battere la testa. La ragazza muore, e Lil Mago, dopo qualche giorno, dice laconicamente a Willy che se ne deve trovare un'altra. Willy e Smiley sono poi condotti a La Bombilla, una stazione merci dove passano i treni (appunto, merci) che i clandestini di tutto il Centro America usano per andare negli USA; i due dovranno salire sul tetto del treno per rapinare i poveracci che stanno facendo "il viaggio della speranza". Tra questi, Sayra, una ragazzina che viene dall'Honduras, insieme al padre e allo zio, che stanno tentanto di raggiungere alcuni loro familiari nel New Jersey. I tre della gang iniziano a rapinare i "passeggeri", finché Lil Mago tenta di violentare Sayra; Willy, come per evitare un déjà vu, si oppone e uccide Lil Mago, dopo di che rimane sul treno e manda via Smiley. Mentre quest'ultimo torna a fare rapporto a El Sol, un altro capo della gang, e viene poi rimandato, insieme ad altri, ad inseguire il treno per uccidere El Casper, Willy/El Casper viene avvicinato da Sayra, che noncurante dell'opposizione del padre e dello zio, lo vuole ringraziare.

Arrivato a questo film incuriosito dalla sua (di Fukunaga) versione di Jane Eyre del 2011, e naturalmente rinfrancato dal fatto che il film fosse in spagnolo, come ormai tutti saprete, mia seconda lingua, devo riconoscere che questo suo Sin nombre mi è piaciuto ancor di più dell'adattamento della Bronte. Cary Joji Fukunaga, nato a Oakland, California, da padre giapponese e madre svedese, che ha vissuto in vari luoghi del globo e parla inglese, francese e spagnolo, mi dà l'impressione di essere un regista da seguire. Questo film, prodotto da Gael García Bernal e Diego Luna, girato (e ambientato, a parte l'ultimissima scena, ma non farò spoiler) ovviamente in Messico, è al tempo stesso vibrante, toccante, interessante ed elegante. La storia si occupa di personaggi che potremmo definire "diseredati", giovani "costretti" ad unirsi alle gang dall'assenza di un tessuto sociale, come Willy/El Casper, o obbligati all'emigrazione clandestina da una povertà che è meglio chiamare miseria, come Sayra, e si snoda tra una tragedia e quella seguente senza fare sconti (fino alla fine). Descrive due fenomeni reali (quello delle gang e quello delle migrazioni sul tetto dei treni merci che partono dal sud del Messico e arrivano alla frontiera con gli USA), e li racconta con spietatezza. Il tutto è fotografato in maniera esemplare (Fukunaga nasce come direttore della fotografia), ed è per questo che mi permetto di definirlo anche "elegante". Impressionanti anche i corpi interamente tatuati dei capi dei Salvatrucha. Il cast è sconosciuto fuori dal Messico, ma chissà che qualcuno dei protagonisti non diventi un "prodotto d'esportazione". In realtà, Paulina Gaitán, la giovane interprete di Sayra, che avevamo già visto ne I figli della guerra, ha già "passato la frontiera", essendo stata nel cast di The River, serie tv ABC del 2012 cancellata dopo la prima stagione composta di 8 episodi. Molto bravo anche Edgar Flores (Willy/El Casper), molto bella Diana García (Martha Marlene).
A questo punto, non ci resta che attendere il 2013: Fukunaga è in pre-produzione come regista della serie HBO True Detectives, con nientemeno che Matthew McConaughey e Woody Harrelson nei panni di due (appunto) detective da 17 anni alle calcagna di un serial killer in Louisiana. Tanto per ribadire che la televisione ormai sta definitivamente soppiantando il buon cinema.

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