No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20150106

Messia Nero

Black Messiah - D'Angelo and The Vanguard (2014)

Forse molti se n'erano dimenticati. 14 anni in effetti sono molti. Michael Euguene Archer in arte D'Angelo, da pronunciare di-angelo, era stato in silenzio quattordici anni dal suo secondo disco Voodoo, appunto del 2000. E' passato tanto di quel tempo da Voodoo che, confesso, non mi ricordo niente di quel disco, se non che era tanto bello quanto particolare. E, diciamolo subito a scanso di equivoci, questo Black Messiah non gli è da meno: strano, asimmetrico, funky, r'n'b, nero fin nel midollo, oggetto difficile da inquadrare ed identificare, ma senza nessun dubbio affascinante. Già dall'intro del brano che apre il disco, Ain't That Easy, si capisce quasi tutto. Ritmi sinuosi, incedere sghembo, ma un groove da paura.
Forse è vero, come suggerisce Pitchfork, che D'Angelo si è reso conto che la sua immagine era divenuta più forte della sua musica, ed ha deciso di defilarsi. Chissà se gli arresti (per aver insistentemente proposto sesso orale ad una poliziotta in borghese, oltre che per droghe varie), l'incidente d'auto, sono conseguenze o solo combinazioni sfortunate.
Quello che sappiamo per certo è che la musica che D'Angelo riesce a creare, ancora una volta, vale la pena. Black Messiah, titolo azzeccato (un giornalista musicale una volta lo definì r'n'b Jesus), è un concentrato del meglio di quello che la musica nera può offrire oggi, e i testi sembrano giustificare l'attesa di 14 anni, essendo interessanti metafore di tutto quanto è accaduto tra bianchi e neri in questo inizio di secolo.
E' un disco talmente denso e stratificato, che alla fine del secondo pezzo, 1000 Deaths, sembra di aver già ascoltato almeno 45 minuti di musica. E invece, siamo solo all'inizio (ce ne sono 12 in totale).
Giusto per convincere gli scettici, c'è da dire che i musicisti sul disco sono Pino Palladino al basso e James Gadson alle percussioni; D'Angelo pare si sia occupato ovviamente della voce e delle chitarre, ma c'è pure lo zampino di ?uestlove.
Ma se siete curiosi, open minded, o se vi ricordate positivamente di Voodoo, non avete bisogno di spintarelle.



I think many of you don't even remember D'Angelo. Actually, the last album, the second, was "Voodoo", in 2000. So, it was 14 years that D'Angelo doesn't come out with some music. But if you listen to this "Black Messiah", you will realize that it was worth. With Pino Palladino on bass, and James Gadson on drums, ?uestlove here and there and the same D'Angelo on guitars and vocals, D'Angelo's music is the best of what black music can offer to us in these days. Amazing groove, mixture of blues, r'n'b, funky and whatever. Please, quench your thirst.

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