Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Medicine for Melancholy racconta la storia d'amore di un giorno di Micah e Jo, due ventenni neri che hanno un'avventura di una notte e finiscono per passare un giorno e una notte interi insieme nonostante la relazione a distanza di Jo con un ricco gallerista bianco. I personaggi si svegliano nel letto di qualcun altro dopo una festa e si separano. Jo lascia il portafoglio nel loro taxi condiviso e si riconnettono quando lui glielo restituisce nel suo appartamento. Per tutto il giorno, Micah e Jo visitano il Museo della diaspora africana, si imbattono in una riunione della coalizione per alloggi a prezzi accessibili e partecipano a un concerto. Avventurandosi per San Francisco, i personaggi discutono di razza e gentrificazione per quanto riguarda la bassa percentuale di neri che vivono a San Francisco. Micah è apertamente critico nei confronti della relazione interrazziale di Jo mentre lotta per conciliare la sua identità nera con il mondo prevalentemente bianco della scena hipster di San Francisco.
Debutto nel lungometraggio di Jenkins (poi Oscar con Moonlight), con un film che viene catalogato come mumblecore (un movimento statunitense che ricorda un poco l'europeo Dogma), una strana storia d'amore con sfondo identitario afro americano. Ottimi i due protagonisti, un poco prolisso il tutto.
Jenkins' feature film debut (later Oscar with Moonlight), with a film that is classified as mumblecore (a US movement that is somewhat reminiscent of the European Dogma), a strange love story with an African-American identity background. The two protagonists are excellent, the whole thing a little long-winded.
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