No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.
20060712
carlinhos brown live
Sono ancora emozionato. Ieri sera avevo in agenda un ottima serata con amici per vedere marco paolini al paolo pini. Carambolescamente proprio mentre stavo per uscire di casa andrea mi dice che c'è carlinhos brown in concerto. All’idroscalo. Gratis (anche per questo amo milano). Imperdibile. Saliamo in moto e in 10 minuti netti siamo già dentro l’idroscalo (la fortuna di abitare nella zona est della città!).
L’idropark è lo stesso dove ho visto due concerti di ben harper e dove c’è stato il gods of metal pochi giorni fa. Entrando non c’è tantissima gente alla fine saranno penso 2 mila persone. Me ne aspettavo un po’ di più a dire il vero.
Bhe carlihnos si presenta con una specie di copricapo tipo capo tribù pellerossa, ma non di piume, sembra più osso o bambù, bianco comunque, maglia rossa e collane variopinte. Dietro di lui la sua banda o forse meglio chiamarla orchestra. Due coriste, che anche se non avessero cantato avrebbero fatto la loro porca figura, 5 percussionisti che sembravano i jackson five anche fisicamente, 4 fiati (tromba , tromba , trombone, sax), una chitarra elettrica, basso, batteria, tastiera.
Il concerto inizia già ad altissimo livello ritmico, i percussionisti sono scalmanati, carlinhos è un trascinatore ballerino, ha l’energia pura che gli scorre nelle vene, lui e la musica sono una cosa sola, il ritmo incalzante fa muovere tutti. Ci sono ritmi tribali, c’è la samba, c’è il brasile. Il pubblico è visibilmente metà italiano, metà brasiliano. Carlinhos fa cose che non ho mai visto fare ad un pubblico di più di 20 persone, fa ballare, giocare, fa spostare a destra e sinistra di 20 metri 2000 persone solo con le sue parole di pace e amore e samba. Canta parla dirige la sua banda con naturalezza leggera. Scende dal palco più volte, la prima rischia anche la vita quando le casse sotto ai suoi piedi cadono clamorosamente. Passa le transenne più volte e canta tra il pubblico, che chiama famiglia, fa anche una specie di trenino a passo di samba…cose mai viste…chissà cosa succede in un suo concerto in brasile…Improvvisa testi sull’italia, scherza dicendo che il brasile è campione del mondo, poi no, dice che è l’italia, improvvisa un ritmo mondiale per l’italia al termine del quale il pubblico inizia a cantare l’ormai odiato motivetto di seven nation army, carlinhos non lo conosce, lo ascolta e dopo un po’ si gira verso la band che inizia un ritmo sulle note dello stesso pezzo. Immenso. Poi stacchi di samba, sembra di essere a rio per il carnevale. Dietro di me splendide ragazze brasiliane ballano indemoniate, sono bellissime, amo il brasile e le brasiliane. Poi ancora ritmo , inframezzato da ninne nanne e canti più dolci, ricorda i grandi cantautori come caetano o gilberto o djavan. Ritorna al ritmo con chitarre distorte, a namorada, ja se namorar (il singolone dei tribalistas, suo progetto parallelo). Esce saluta, poi rientra e canta ancora suonando sugli atabaqui. Questo signore è un mostro sacro. È il ritmo fatto persona, è la poesia di una nazione col sorriso, è fuoco, è la musica.
Termina con una versione tribale di mas que nada. Fantastico!
Questo è miglior concerto dell’anno, uno dei migliori visti in vita mia. IMMENSO!
La testa mi gira quasi, faccio un ingiusto paragone con altri gruppi nostrani che ho visto recentemente, ma il confronto è imbarazzante. Mi viene in mente ben harper, che ho visto sullo stesso palco, e la sua voglia attuale di ballare, ma forse non ha mai visto ballare carlinhos altrimenti lo vedremmo ancora seduto sul suo trono come una volta. Amici se c’è un concerto di carlinhos brown nella vostra città andateci. Fatelo per voi!
…AXE’ CARLINHOS AXE’…
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3 commenti:
ottimo
io invece stasera vado a vedermi The Wailers a Lodi
.....e vai col fuma fuma!!!!!
ammisci!!
Everythings gonna be all right!
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