No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120628

Louis C.K.

Louie - di Louis C.K. - Stagioni 1 e 2 (26 episodi; FX) - 2010/2011






Louie vive a Manhattan, ed è uno stand-up comedian, un comico di quelli che si presentano da soli sul palco e parlano a ruota libera, divertendo. E' divorziato, ha due figlie, una di nove e l'altra di cinque anni, ed ha l'affidamento congiunto delle piccole, d'accordo con la madre/ex moglie. La serie ci mostra Louie alternativamente sui piccoli palchi del Comedy Cellar e del Carolines, di Manhattan, durante le sue performance, oppure anche in altre circostanze, facendo i suoi spettacoli, e in momenti della sua vita di tutti i giorni, alle prese con l'educazione delle figlie, con i loro impegni scolastici, in momenti congiunti col fratello, con i parenti, con gli amici spesso comici anche loro, o ancora in appuntamenti con donne, col suo medico, col suo psicanalista. Gli episodi, solitamente della durata di poco più di una ventina di minuti (a parte uno, Duckling, che ha una durata doppia), hanno spesso un doppio titolo, proprio perché le storylines sono due; questa però non è assolutamente una regola. La serie è piuttosto "libera", a basso budget, con recitazioni molto spontanee.

Segnalatami dall'amico Buzz (che ringrazio), Louie è una delle molte sorprese positive che le televisioni statunitensi spesso offrono. Interamente "fatta" dal vero stand-up comedian Louis C.K., piuttosto conosciuto negli USA, che ne è ideatore, regista, attore principale, montatore e produttore, Louie è brillante, sorprendente, spiazzante. C.K., assoluto mattatore della serie, è un comico che dietro il suo approccio greve, molto basato sul sesso e sulle sue esperienze personali virate in chiave comica, ha poco da invidiare al miglior Woody Allen, al quale è stato spesso paragonato. Il personaggio che interpreta nella serie ha moltissime similitudini con la sua vera esperienza di vita, e stavolta c'è da dire che ha fatto davvero centro; infatti, C.K. aveva già tentato la fortuna in tv con Lucky Louie, una sit-com (anch'essa ispirata alla sua vita familiare) andata in onda nel 2006 su HBO per 12 episodi, e poi cancellata (ne vediamo una parodia in un episodio di Louie). La sua partner femminile in quel caso era Pamela Adlon, la "nostra" amatissima Marcy Runkle di Californication, che è rimasta molto legata a C.K., tanto che in Louie appare come personaggio ricorrente (Pamela), e come consulting producer. Ve la segnalo proprio oggi, visto che stasera, sempre su FX, comincia la terza stagione, e quindi, magari, vi viene voglia di mettervi "in pari". Se cercate una commedia senza dubbio non usuale, assolutamente fuori dai soliti schemi, Louie è quello che fa per voi.
Louis C.K. è simpaticissimo, e perfino la musica è intrigante. Sembra un prodotto quasi casalingo, ma ha delle grandi idee.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bravo ale

Louis C.K. dovrebbe essere nel cast del prossimo film di Allen

bu

jumbolo ha detto...

boia, potrebbe essere l'unico motivo per vedere un altro film del povero Woody