No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20150714

Creta, Grecia - Marzo 2015 (5)

Sabato 21 marzo
Siamo a metà di questa escursione dell'isola di Creta. Come sempre, mi alzo di buon'ora e faccio colazione, poi lascio le chiavi dentro l'appartamento e mi chiudo dietro la porta. Così ci siamo accordati col padrone dell'hotel, che sono andato a trovare ieri sera. Salgo in auto e parto. Devo attraversare verticalmente l'isola, la destinazione per le prossime due notti è Maléme, sulla costa nord, per cui una sosta a Chania ci sta tutta. Siccome c'è un sacco di tempo, mi inoltro per le strade che potremmo definire di montagna, e vago verso ovest, verso le gole di Samaria, senza arrivarci, ma ammirando altre gole forse non altrettanto spettacolari, ma comunque impressionanti. Anche oggi la giornata è molto bella, il traffico nullo, e quindi viaggiare è un piacere. Attraverso paesini minuscoli, montagne dure, vedo il mare dappertutto all'orizzonte. Alla fine, eccomi su quella specie di autostrada che corre lungo la costa nord. Dopo un poco di percorrenza, mi fermo per uno spuntino e per un richiamo della natura. Entro in Chania e seguo il GPS: ho puntato su un parcheggio vicino al centro. Il GPS non mente, seppure il parcheggio sia di quelli sterrati, e piuttosto pieno, riesco a trovare un posto. Esco e passeggio sul lungomare, ammirandone la forte influenza veneziana.
Curiosa la moschea dei Giannizzeri, adesso riconvertita a piccolo museo. Lungomare pieno di ristorantini, molti dei quali si stanno riorganizzando in vista della stagione estiva. Torno sui miei passi buttando un occhio sugli arsenali, e al parcheggio riprendo l'auto. Schivo il mercato, e torno sulla strada principale. Mi dirigo verso Maléme, e quando ormai ci sono, mi fermo presso un panificio proprio sulla strada principale, per mangiare qualcosa velocemente. Curioso il fatto che il fabbricato, enorme, dà sul mare sul retro, e sul davanti ci sia un parcheggio degno di un centro commerciale. La tenutaria è una bella ragazza bionda. Non c'è solo pane, ci sono anche spuntini tipici (con carne e formaggio), dolci, bibite e macchina del caffè. Di più non si può desiderare. Riparto per inquadrare il luogo dove dormirò le prossime due notti, e scopro che non è propriamente a Maléme, bensì nella minuscola località di Metochi (o Metohi), 4 o 5 vecchie case di contadini ristrutturate, una delle quali è, appunto, il Metohi Georgila. Suono, faccio il check in, mi accoglie la proprietaria, una ragazza giovane che vive con la famiglia in uno dei 6, credo, appartamenti ricavati in questo vecchio complesso di campagna ristrutturato con gusto rustico e retró. Ognuno degli appartamenti ha un nome. Nel cortile interno, una piscina, ogni appartamento ha una terrazza o un patio. Olivi tutto intorno, parcheggio interno. Il mare non è lontanissimo, ma sicuramente qua, anche in piena stagione estiva, c'è una pace non indifferente. Gli interni sono favolosi: sarebbero molto piaciuti a mia madre, penso. 
E' ancora presto, e quindi decido di proseguire fino ad una delle estremità dell'isola, presso una località che, si dice, essere uno dei posti di mare più belli e suggestivi: Phalasarna. Ci metto un poco, si devia dalla strada principale, si sale e si scende, ma lo spettacolo vale la pena.
Sulla strada del ritorno, visto che i luoghi di ristorazione mi sembrano tutti poco aperti o fuori mano, faccio un po' di spesa in un market lungo la strada. Sono pronto per rilassarmi al Metohi Georgila. Domani vedremo il da farsi.

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