No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20161130

Mestre/Nogaro (On The Road) - Novembre 2016

Eccoci qua, lunedì 14 novembre, subito dopo pranzo, direttamente dal lavoro mi metto in auto, gentilmente imprestata dalla mia sorellina (l'accordo è questo, in caso di impegni di lavoro), direzione Mestre. L'impegno è per domani mattina ore 10 circa, presso il deposito esterno di San Giorgio di Nogaro, zona industriale Aussa-Corno; l'incontro è tra me, la mia collega della sede milanese, responsabile per i rapporti con i trasportatori, i rappresentanti di un trasportatore sloveno che, data la chiusura a breve di un nostro deposito esterno in Slovena, passerà a fornirci servizi con carico dall'Italia, quindi "sotto la nostra giurisdizione" (fin quando caricavano dalla Slovenia, la giurisdizione era degli uffici bulgari), e naturalmente i proprietari del deposito di San Giorgio di Nogaro, nostri collaboratori storici. La mia collega M., che viene dall'hinterland milanese, non aveva voglia di guidare, quindi mi ha proposto di venire lei in treno, e di arrivare a Mestre questa sera, in modo che io la raccogliessi per portarla a Nogaro e poi, domani, la scaricassi nuovamente alla stazione ferroviaria lagunare. Dando libero sfogo alla mia passione di organizzatore, ho prenotato due camere all'hotel Best Western Bologna in Mestre, giusto di fronte alla stazione; la collega dovrebbe arrivare verso le 19, io conto di essere lì un poco prima. La giornata è discreta, almeno fino all'Appennino. Il tempo (come vedete dalle foto) cambia verso Barberino del Mugello. Una pioggerellina sottile mi accompagna fino a Bologna, mi fermo sul tratto verso Padova per un caffé e una scorsa alle email, e provo ad accoppiare via Bluetooth i miei due telefoni con l'auto, senza successo (con susseguente presa per il culo da parte di mia sorella). Cala il buio, mi immetto sulla Torino/Venezia, solito traffico sostenuto ma scorrevole, ed eccomi sulla direttrice per Venezia. Esco dove mi dice il GPS, e rimango bloccato all'uscita che immette direttamente su una rotonda enorme, che sopporta un traffico bestiale, ingigantito da un camion fermo in mezzo alla rotonda. Perdo quasi mezz'ora. Mi perdo leggermente nei pressi della stazione, riesco a raccapezzarmi, entro nel parcheggio dell'hotel che sono le 18,30 circa. Fa un freddo deciso, faccio il check in, e visto che la collega ha ancora un'ora per arrivare, decido di farmi un aperitivo intimo in camera, usando il frigo bar e guardandomi un episodio di Masters of Sex. Ho già fatto una ricerca online, e mi par di capire che il ristorante dell'hotel sia uno dei migliori della zona, quindi propongo di rimanere qui per cena; mi studio il menù. M. è arrivata, scendo per cena, e ce la passiamo discretamente, non c'è che dire. Pronti per il riposo, a domani.


Salendo verso Barberino
Ovviamente, prima di Roncobilaccio ("ci venne incontro un vecchio")
Sosta "nature calls" prima di Rioveggio
Di buon'ora facciamo colazione, check out, e siamo in autostrada, direzione Porpetto/San Giorgio di Nogaro. 9,30 siamo al deposito, salutiamo i collaboratori, caffè e convenevoli. I nostri ospiti si perdono, li recuperiamo. Sono tre, marito e moglie proprietari della società, non grande, ma con mezzi ben tenuti, la signora non parla una parola d'inglese, il tipo poco, la terza persona è una giovane slovena, che non assomiglia per niente a Melania Trump, che cura il traffico e parla un buon inglese, quindi funge anche da traduttrice. M. conduce la discussione, è il suo lavoro, io punteggio con qualche battuta. Visita al deposito, così approfitto per fare un inventario ad occhio, e nel frattempo arriva proprio un mezzo degli sloveni. Il capo rimbrotta in maniera dura l'autista che non indossa i mezzi di protezione e il giubbotto catarifrangente, e mi invita a mandare indietro i suoi autisti che si comportino in questo modo. Temperatura esterna fresca, ma giornata limpida. I nostri ospiti hanno un altro impegno, e ci lasciano prima di pranzo. Li salutiamo, e andiamo a pranzo con i due fratelli che gestiscono il deposito, e loro padre, un veronese vecchia maniera con il fiuto degli affari, che ogni volta mi fa bere troppo a pranzo. Il ristorante è lo stesso dell'ultima volta, che non vi ho raccontato, Antica Osteria ai Tubi, a Palazzolo dello Stella, ottimo ristorante anche di pesce, con bar annesso, personale professionale, elegantemente arredato, con una bella vetrata sul giardino, vicino al casello di Latisana. Chiacchiere in libertà tra lavoro e cose private, e via libera poco dopo le 14. Rifornimento carburante, e via sull'autostrada per riportare M. alla stazione di Mestre. Saluti e baci, via verso casa. Il ritorno, però, è corredato da un piacevole meeting fuori dal programma lavorativo. All'ora di cena, giusto giusto, mi incontro con lafolle, di passaggio in Toscana per lavoro. Ceniamo amabilmente Dal Pucci a Pescia (anche pizzeria, abbiamo provato la carne, buona, forse un pochino caro, locale carino), aggiornandoci sulle ultime nostre esperienze, e discutendo di tutto e niente, come nostro solito. Piacevole conclusione di un breve viaggio di lavoro per niente noioso.


Sulla Padova/Bologna, di ritorno all'imbrunire

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