mi si chiede spesso(?!) che cosa canto quando sono sotto la doccia o da solo in una macchina senza autoradio.
ebbene sotto un effetto classico-morettiano canto e lucevan le stelle, dalla scena seconda, atto terzo della Tosca di Puccini.
eccola:
E lucevan le stelle...
ed olezzava la terra...
stridea l'uscio dell'orto...
e un passo sfiorava la rena...
Entrava ella, fragrante,
mi cadea fra le braccia...
Oh! dolci baci, o languide carezze,
mentr'io fremente
le belle forme disciogliea dai veli!
Svanì per sempre il sogno mio d'amore...
L'ora è fuggita...
E muoio disperato!
E non ho amato mai tanto la vita!...
oppure se sono estremamente positivo, canto dal Turandot, sempre di Puccini, scena prima atto terzo:
Dilegua, o notte! tramontate, stelle!
Tramontate, stelle! All'alba vincerò!
Vincerò! Vincerò!
sull'ultimo Vincerò..mi immedesimo in Pavarotti e aumento di volume fino al 37 %.
1 commento:
fantastico
mi diverte leggere l'italiano di puccini
mi sembra di sentir parlare iacopo
è fiorentino puro quello
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