No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20051227

un disco dell'anno che verrà


The Strokes – First Impression of Earth 2006

Ho sempre una strana impressione su come vengono percepiti gli Strokes. Pompatissimi dalla stampa specializzata fin dall’inizio, snobbati da molti “pure rocker”. Forse il problema è stato proprio quello; può essere che qualcuno si sia lasciato influenzare al rovescio da tutto l’hype a loro proposito. Finti rocker, fighetti dentro. Trasandati per finta. Un cazzo signori. Come ebbi già a dire in occasione ad esempio del loro secondo lavoro “Room on Fire”, o del loro concerto del 2003 a Roma, grande band, ottimi musicisti, grande songwriting. Tutto.
Arriva il loro terzo, preceduto dal singolo, bellissimo e tiratissimo, Juicebox, con un intro degno di Spiderman, accompagnato da un video intrigante, e ci risiamo: già al primo ascolto è amore. Si alternano pezzi ruffiani che si impossessano di te all’istante, e pezzi ruvidissimi che ti fanno sbavare al solo pensiero di sentirli live. Tra i primi, On the Other Side, l’opener You Only Live Once (filosofia spicciola?), la semi-ballad 15 Minutes. Tra i secondi, l’accoppiata spaccagambe formata dalla succitata Juicebox e, di seguito, da Heart in a Cage, stende. Il resto dei pezzi è di difficile catalogazione, ed è necessario approfondire l’ascolto. Del resto, già per Heart in a Cage siamo davanti ad uno dei pezzi più duri degli Strokes, ma non mancano gli intermezzi che caratterizzano il loro sound. C’è il rock’n’roll più ruvido misto al retrogusto beat, con passaggi pacchiani come la colonna sonora del telefilm di Zorro, ma che non possono non piacere. Quelle cose che ci deliziano, ma ci si vergogna un po’, non sappiamo nemmeno noi perché. Ci sono due chitarre che intrecciano godimenti sonici, un basso virtuoso e allo stesso tempo lineare, una batteria che picchia sodo e una voce sinuosa e a tratti imbestialita nella maniera giusta. Come resistere ad un pezzo come Razorblade, che prepara l’attacco al cuore con la strofa e poi, col ritornello ti rapisce più di un qualsiasi emo-qualcosa? Proseguiamo.
Vision Of Division: un classico esempio di Strokes-sound. All’apparenza una canzone semplicissima, fin troppo, con un ponte melodicamente micidiale e un ritornello incazzato; ma fate caso al lavoro degli strumenti. E pensare che potrebbe bastare anche solo il dono del saper scrivere belle canzoni! Ask Me Anything è quasi una ninna nanna, sulla cui melodia la voce di Casablancas si arrampica con insospettata maestria, che spiana la strada ad Electricityscape, piuttosto tirata, dove le chitarre si fondono quasi a somigliare tastiere, e l’up-tempo di passaggio ridicolizza quelli dei Franz Ferdinand: irresistibile già al secondo ascolto! Ascoltando Killing Lies, neppure uno dei pezzi più riusciti, si ascoltano le chitarre e ci si dice che stanno facendo dei giri talmente semplici che potevano venire in mente anche a noi. E quindi? Ci vanno a genio, of course! Si passa poi attraverso Fear of Sleep, dall’apertura liberatoria, vagamente U2, il cambio di tempo minimale e micidiale di Evening Sun, che sembra un valzerino da balera fino ad esplodere, l’andamento avvolgente sottolineato dal cantato in crooner-style di Ize of the World, dall’ennesimo assolo dove la semplicità sposa lo stile, l’ennesima carezza musicale di 15 Minutes, fino alla chiusura di Red Light, che parte come un inno rock anni ’70, ma che subito si tramuta nella ormai classica Strokes-song, con le chitarre che inaugurano uno stile che fonde gli Iron Maiden, l’indie-rock e il carillon.
Se non si stancano (perché hanno tutta l’aria di poterlo fare da un momento all’altro, visti nelle foto e negli atteggiamenti, pensa un po’ il paradosso), ci allieteranno ancora per molto, stupendoci senza effetti speciali. The Strokes.

2 commenti:

Dietnam ha detto...

fermo restando che il nuovo disco degli strokes è strepitoso, ci tenevo a sottolineare che il ritornello di "Razorblade" è un plagio spudorato di "Mandy" di Barry Manilow :)

jumbolo ha detto...

ecco dove l'avevo sentita!!!!