No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20051223

giorni strani


Sono giorni strani. Non c'è un particolare perchè, ma sono strani.
Tra 14 giorni partirò per un giro dall'altra parte del mondo, ma non mi sento per niente eccitato. Sono più di 10 anni che non faccio viaggi di questo tipo, avevo un mutuo da pagare del resto; chi ha un mutuo mi capirà. Forse il motivo è questo, ho perso l'abitudine ad eccitarmi progettando viaggi. Chi lo sa.
Poi, l'atmosfera è natalizia, lo sento tutto intorno a me, ma io non sono in sintonia. Da quando abito da solo lo sento sempre meno. Dite che sia perchè non faccio l'albero e il presepe? Può essere.
Sono giorni strani; avessi detto strani giorni sarebbe suonato melenso, così è più indie-rock, ma di quello poco fighetto.

Mi capita sempre più spesso di viaggiare in auto da solo; lo so che è un male per il pianeta, mi sento già in colpa per conto mio, non me lo ricordate pure voi. Quando ero più giovane i viaggi in auto, anche di 10 km insieme agli amici storici erano sempre qualcosa di molto divertente. Adesso penso. Metto il volume molto alto, possibilmente con qualcosa di simil-metal, sto 5-10 km/h sotto il limite di velocità consentito, e lascio girovagare il pensiero.
Questa sera ripensavo ad un interessantissimo articolo-intervista a 4 persone che stanno, o hanno, fatto il cambio di sesso, apparso sull'inserto D di Repubblica dello scorso sabato.
Mi ha colpito soprattutto che le persone che ne parlavano si soffermavano su come avevano vissuto o stavano vivendo la percezione che gli altri avevano di loro: passando da uomo a donna, o da donna a uomo, gli "altri" cambiano nei tuoi confronti, si rapportano a loro in maniere completamente opposte. Così dicevano loro, mentre per te che leggevi l'articolo era chiaro che sia che il soggetto stesse passando da uomo a donna o da donna a uomo, il risultato era lo stesso.
E' curioso: siamo allora noi stessi che ci illudiamo che gli altri cambino atteggiamento verso di noi?
Un altro interrogativo senza risposta, quindi.
Per associazione indebita, mi è venuto in mente un film che mi ha lasciato una traccia indelebile dentro: Strange Days, di Katryn Bigelow. Un film adrenalinico, vagamente apocalittico, con un'atmosfera decadente, un protagonista malinconico nel quale ognuno si può specchiare.
In un mondo futuribile, la droga è il pensiero: i pusher ti vendono pezzi di memoria di altre persone, che puoi "sentire" attraverso una specie di casco. Una cosa geniale, degna di Philip K.Dick.
Ma la genialata dentro la storia già geniale di per sé, è quando il pusher offre a un uomo uno spezzone di memoria di una donna che sta facendo l'amore con un'altra donna.
Rimanere uomo e riuscire a sentire e a godere da donna con un'altra donna.

Mi vengono i brividi solo a scriverlo.

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