Deve essere rigorosamente servito con il pan francese, il sale lungo tutto l'asse del solco, il "davanti" di color oro-rosaceo, i lati bianchi e ben rugosi, il "retro" appena-appena ingrigito dalla cenere. (la focaccina è soluzione più tarda - fine anni '60 - allorché i tortai si aprirono più massicciamente alla pizzeria, non più di solo asporto come accadeva prima della rivoluzione iniziata da Lilly in Piazza Grande). La torta deve essere OBBLIGATORIAMENTE ben calda; il sopra leopardato di macchioline non troppo fitte derivanti da scintille da fuoco di forno ed il sotto di un bel giallo-lucido uniforme e leggermente oleoso. La consistenza deve essere piena e da garantire una flessione di almeno 70°. Alla eventuale rottura si devono notare le due sottili pellicole del sopra e del sotto e la parte centrale, alta meno di 3 mm, si deve appalesare con una massa non grumosa e di color giallo pallido. Il pepe e fondamentale!! Da versarsi sulla parte di sotto (quella leggermente oleosa) si da dosarlo giustamente nella dovuta abbondanza e densità centimetrica - ove si posasse sulla parte superiore le macule predette confonderebbero l'aspersore. Devesi servirlo in carta gialla (Papiro d'Altopascio) poiché la carta oleata serve solo per l'eventuale rapido asporto. Da bere: Vino bianco (Chianti Montalbano o Sammontana al fiasco) versato nel classico gotto da ponce. Le varianti: spuma bionda, coca, birra, estathè sono solo da accompagnare all'improponibile focaccina!!
Di: anonimo
1 commento:
ti ricordo cehe la spuma bionda è dissetante e aperitiva. qua non si trova, vengo già un giorno a prenderne un po' di casse e si fa una bella carrellata di metal hymns ruttati.
Che idea!
Mau
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