No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20060803

traiettorie


È Oriente - Paolo Rumiz

Il perché si dovrebbe leggere questo libro, oltre che viaggiare, ve lo spiego con uno stralcio del libro stesso:

Il viaggio può salvarci. Il nomadismo lento, lo sguardo diagonale dal finestrino, il dialogo vis-à-vis nello scompartimento, l'ascolto di voci deboli, la fatica, la condivisione. Non abbiamo alternative per orientarci fra queste montagne di impressioni, scariche emozionali, stati d'animo, frammenti di voci, schegge di immagini da luoghi troppo piccoli, oppure, all'estremo opposto, conversazioni troppo grandi, scontri di opinioni in libertà nel cielo rarefatto dei talk show. Per non isolarci nell'afasia, schiacciati fra localismi zoppi e pestilenze globali, chiusura nelle piccolo patrie e nostalgie di imperi impossibili.

Sono di parte, giudicando questo libro. Rumiz è uno di quei giornalisti dei quali leggo sempre gli articoli, quotidiano o settimanale che sia. E, come dice lui stesso nei ringraziamenti, col tempo ha messo a punto questo stile di scrittura giornalistica "on the road", che ti parla di facce, ti racconta le storie e la storia, che inquadra il tutto in un contesto socio-politico.
Dall'Italia del nord-est a quella da nord a sud lungo la dorsale adriatica, dalla Berlino riunificata a Istanbul passando per i balcani e toccando quasi la Russia, su chiatta lungo il Danubio, Rumiz ci fa viaggiare stando fermi fisicamente, ma innesca la molla del ragionamento nei nostri cervelli.
Quando parla dell'Italia, oltre all'umorismo comune anche all'amico Marco Paolini (compagno di viaggio in un'avventura simile), ritroviamo anche personaggi simili al Perego di Antonio Albanese (la cultura del capannone).

Stile impeccabile, contenuti importanti.

4 commenti:

doppiafila ha detto...

Nella mia ignoranza, Rumis non l'avevo mai sentito nominare... Curioseró. Dove scrive(va)?
Saluti, Doppiafila

jumbolo ha detto...

adesso principalmente su la repubblica. se scuriosi nel sito www.repubblica.it trovi anche gli articoli dei suoi viaggi precedenti. ci arrivi anche da wikipedia in italiano, alla voce paolo rumiz. prima scriveva su il piccolo, quotidiano di trieste. ogni tanto adesso scrive anche sul settimanale L'Espresso.

Anonimo ha detto...

e ora, da 14 giorni tiene su Repubblica il diario di un viaggio attraverso i volti, le parole, le storie dell'appennino. Mi ricorda molto la scrittura e le canzoni di Guccini.
ciao Tino Brignetti

jumbolo ha detto...

ciao Tino, si infatti ho postato nuovamente questa mia vecchia recensione visto che parlavo del nuovo diario di viaggio nel mio post precedente. purtroppo siamo quasi alla fine