Probabilmente vi sembrerò esageratamente sentimentale, diverso, per chi mi conosce di persona, da come appaio, ma sono in effetti molto sensibile alle presenze delle persone, amici vecchi e nuovi. E allora, questa volta volevo cogliere l’occasione per ringraziare tutti, ma in particolar modo alcune persone che riescono ad allietare le serate che, diversamente, sarebbero non noiose, ma senza dubbio meno interessanti.
Visto che ho già usato Grazie dei Marlene Kuntz, che sposa grande scrittura e significato, questa volta vorrei usare un paio di testi sicuramente meno eleganti, ma non per questo meno efficaci, specialmente se li pensiamo accompagnati dalla musica.
Il primo è il testo di Thank U di Alanis Morissette:
e se smettessi di prendere questi antibiotici
e se smettessi di mangiare quando sono piena
e che dire di quelle carote trasparenti penzolanti
e che dire di quel kudo eternamente elusivo
grazie india
grazie terrore
grazie disillusione
grazie fragilità
grazie conseguenze
grazie grazie silenzio
e se smettessi di incolparti di tutto
e se per una volta godessi del momento
e che dire di quando mi fa sentire bene finalmente perdonarti
e se piangessimo tutto uno alla volta
grazie india
grazie terrore
grazie disillusione
grazie fragilità
grazie conseguenze
grazie grazie silenzio
il momento in cui ho mollato è stato il momento in cui avevo troppo per le mani
il momento in cui sono saltata giù
è stato il momento in cui ho toccato terra
e se smettessi di essere masochista
e se ricordassi la tua divinità
e se piangessi sfrontatamente fino a finire le lacrime
e se non mettessi sullo stesso piano la morte
con il fatto di finirla
grazie india
grazie provvidenza
grazie disillusione
grazie nulla
grazie chiarezza
grazie grazie silenzio
Il secondo, così rendiamo anche omaggio ad una band che ci ha dato tanto, e nonostante non esista più da oltre 20 anni, continua a darci qualcosa, è quello di Thank You e loro sono i Led Zeppelin:
Se il sole si rifiutasse di splendere, io ti amerei comunque.
Quando le montagne crolleranno nel mare, io e te ci saremo ancora.
Che donna che sei, ti ho dato tutto me stesso, che donna che sei, niente di più.
Piccole gocce di pioggia sussurrano di dolore, lacrime d’amore perse nei giorni passati.
Il mio amore è forte, con te niente è sbagliato.
Dovremmo restare assieme fino alla morte.
Mia, mia, mia.
L’ispirazione è ciò che tu sei per me, ispirazione, guarda… osserva.
E così, oggi il mio mondo sorride, la tua mano nella mia,
camminiamo, grazie a te succederà, per me esisti solo tu.
Felicità, niente più è triste, felicità… sono felice.
Se il sole si rifiutasse di splendere, io ti amerei comunque.
Quando le montagne crolleranno nel mare, io e te ci saremo ancora.
In definitiva grazie. Voi sapete chi siete.
1 commento:
Avrò la presunzione di credere di far parte del gruppo... giusto per avere la scusa di dirti che preferisco quando sei così "esageratamente sentimentale" piuttosto che crudo e diretto come in alcuni dei tuoi racconti. Come ho già avuto modo di dire in altra sede, sono io che ti devo ringraziare per tante cose che hai scritto che mi hanno fatto emozionare.
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