No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20160531

A Little Late to Grow a Pair

Banshee - di Jonathan Tropper e Devid Schickler - Stagione 4 (8 episodi; Cinemax) - 2016

Con un salto in avanti di due anni circa dal finale della stagione precedente, troviamo Hood che si è dimesso dalla carica di sceriffo di Banshee, e vive in solitudine in una capanna nei boschi circostanti. Brock, che adesso è lo sceriffo, rintraccia Hood e gli comunica che Rebecca Bowman è stata barbaramente assassinata. E' il terzo caso in città, ragazze giovani, vittime, pare, di un rituale che pare satanico, eviscerate. Forse un serial killer. Non è la cosa più clamorosa, accaduta in questi due anni: Kai Proctor adesso è il sindaco di Banshee, e nel frattempo, porta avanti le sue attività criminali. Si è messo in società con i neo-nazi capitanati da Calvin Bunker, che fabbricano per lui metanfetamina. Non che il rapporto sia idilliaco. Kurt, fratello di Calvin, ormai affermato poliziotto, ha una relazione con la moglie del fratello, impaurita e stanca di Calvin. Carrie ha perso la custodia dei figli, e vive anch'essa in solitudine, si è comprata una proprietà, e la sta allestendo come una fortezza impenetrabile. Forse annoiata, forse semplicemente sentendosi in colpa per la morte del marito, si reinventa vigilante notturna, sabotando le attività di Proctor, o giustiziando i fuorilegge che Proctor fa assolvere, o quantomeno, riesce, tramite pressioni sul giovane procuratore distrettuale che ha preso il posto di Gordon. I flashback ci mettono anche al corrente dei tentativi, tutti andati a vuoto, di Hood e Carrie, di rintracciare vivo Job, in mano a Dalton.

Quarta stagione della serie più violenta (forse) del piccolo schermo, con sceneggiatura che risulta ondivaga e non propriamente centrata. Vengono introdotte altre sottotrame, a quanto pare semplicemente per aggiungere benzina al fuoco. Ma continuiamo a guardarla perché scarica la nostra violenza primordiale e repressa. E anche perché questa era l'ultima stagione. 

Fourth season of the most violent series (maybe) on the small screen, with a script that is wavering and not properly centered. Other subplots are introduced, it just seems to add fuel to the fire. But we continue to look at it because we use it to release our primordial violence and repressed. And also because this was the last season.

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