Raising Hope - di Greg Garcia - Stagione 1 (22 episodi; Fox) - 2010/2011
Allora, intanto diciamo che Greg Garcia è il creatore di My Name Is Earl, così almeno chi "conosceva" Earl saprà da che parti siamo. Aggiungiamo che questa prima stagione (ce ne sarà almeno una seconda, che partirà il prossimo settembre negli USA), in Italia è andata in onda su Fox col titolo (fuorviante) di Aiutami Hope!.
Dunque. La famiglia Chance è un campionario di ignoranza, low-class americana, gente talmente povera ed ingenua che non può essere altro che ottimista. Burt, che ha una piccola impresa di giardinaggio e pulizia piscine, e Virgina, che lavora in un'impresa di pulizie di proprietà di immigrati latinos, hanno avuto Jimmy da giovanissimi. Vivono in casa di Cloris, detta Maw Maw, la nonna ottantacinquenne di Virgina, affetta da una forma buffissima e devastante di Alzheimer, per cui è lucida cinque minuti ogni paio di giorni, cinque minuti nei quali vorrebbe cacciare tutti quanti dalla sua casa, e per il resto del tempo gira svestita, scappa di casa, bacia in bocca Jimmy scambiandolo per il suo defunto marito.
Già qui ci sarebbe materiale sufficiente per peripezie mirabolanti. Ma Garcia non si ferma mica qui. Il primo episodio traccia la strada: Jimmy, alla ricerca di un senso per la sua vita, carica sul furgoncino Bijou Philips, una giovane carina e sexy che sta scappando da un fidanzato geloso. Vorrei continuare a raccontarvi la genesi di questa strampalata, ma efficacissima serie/commedia televisiva, ma ora che ci penso bene, mi fermo qui. Vedetevela. Vi farete un sacco di risate.
L'occhio di Garcia sugli Stati Uniti d'America dei quali nessuno ci parla è vivo, spietato, ironico, tagliente, ma non rilascia sermoni o trattati di sociologia. Romanza e trasforma in commedia le classi meno abbienti con una grazia non comune, dissemina situazioni grottesche e divertentissime per tutta la durata degli episodi da venti minuti abbondanti, mette addosso al favoloso Burt t-shirt di band che ci piacciono, ci fa conoscere insomma una parte poco conosciuta, ma che non stentiamo a credere reale, del Paese delle opportunità. Non mancano certo le moraline o i buonissimi sentimenti, ma insomma, that's entertainment in fondo. Che fa ridere, che è pieno di personaggi piuttosto stupidi (ma assolutamente irresistibili, dal primo all'ultimo), ma non è affatto stupido.
Per la serie chi se ne frega: Martha Plimpton (Virginia), è la figlia di Keith Carradine, e fu fidanzata con River Phoenix. Pensate un po'.
1 commento:
ah, ecco: c'era qualcosa in comune con My Name is Earl, mi sembrava.
È anche il motivo per cui mi piace tanto.
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