Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
(da Wikipedia) La storia del pittore Antonio Ligabue, con flashback che mostrano scorci della sua infanzia e delle sue origini italo-svizzere. Il piccolo Antonio viene affidato a genitori adottivi e comincia subito ad avere disturbi psicofisici, malato di rachitismo, e dopo essere stato espulso da scuola e aver aggredito la madre, viene ricoverato più volte in manicomio. Ma allo stesso tempo Antonio trova conforto nella pittura e nella scultura, raffigurando spesso animali esotici, come leoni, cavalli, gorilla, tigri, che unisce al paesaggio emiliano, poiché Antonio si trasferirà a Gualtieri in Emilia, dove è dispregiativamente chiamato "El Tudesc" (Il tedesco).
Ottimo film del sempre ottimo regista nato a Bologna, su una figura artistica italiana a dir poco enorme. Gigantesca la prova di Elio Germano nei panni del tormentato protagonista. Un biopic convenzionale, ma estremamente ben fatto.
Excellent film by the always excellent director born in Bologna, about a huge Italian artistic figure. Gigantic proof of Elio Germano in the role of the tormented protagonist. A conventional biopic, but extremely well done.
Nessun commento:
Posta un commento