Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Alla fine degli anni '30, a Ferrara, un gruppo di giovani amici si riunisce per pomeriggi di tennis e momenti felici. Alcuni di loro sono ebrei italiani, e a loro, la marea crescente di fascismo ha imposto restrizioni sempre più antisemite nelle loro vite. Esclusi dai normali club di tennis, vanno a giocare nella grande tenuta, protetta da alti muri, di proprietà dei Finzi-Contini, una famiglia ebrea ricca, intellettuale e sofisticata. I due giovani Finzi-Contini, Alberto e la sorella Micòl, hanno organizzato un torneo di tennis. Incurante delle minacce che li circondano, la vita sembra essere ancora soleggiata nella grande tenuta Finzi-Contini, tenendo a bada il resto del mondo.
Una descrizione dell'ascesa del fascismo in Italia, e dell'antisemitismo in Europa, di grande fascino, e di altissimo livello intellettuale. Al tempo stesso, fin troppo sentimentale, particolare che costò, ai suoi tempi, molte critiche. De Sica, del resto, fu regista altamente intellettuale, seppur questo film mostri meno dinamicità di altri suoi capolavori più vecchi.
A description of the rise of fascism in Italy, and of anti-Semitism in Europe, of great charm, and of the highest intellectual level. At the same time, too sentimental, a detail that cost, in his time, a lot of criticism. After all, De Sica was a highly intellectual director, although this film shows less dynamism than other his older masterpieces.
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