Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Il film spazia tra varie parti della vita di Lenny Bruce, comprese le scene di quando era nel fiore degli anni e quelle dell'artista esausto e stremato che, al crepuscolo della sua vita, usa il suo spettacolo per sfogare le sue frustrazioni personali. Osserviamo l'emergente Bruce corteggiare la sua "dea Shiksa", una spogliarellista di nome Honey. Con le responsabilità familiari, Lenny è incoraggiato a portare in scena uno spettacolo "sicuro", ma non può, non riesce a farlo. Costantemente nei guai per aver infranto le leggi sull'oscenità, Lenny sviluppa un complesso quasi messianico che alimenta sia il suo genio della commedia che il suo talento per l'autodistruzione. Sfinito da una vita passata a girare tra i "mulini a vento" dell'intrattenimento, Lenny Bruce muore per overdose di morfina nel 1966.
Basata sull'opera teatrale omonima di Julian Barry, sceneggiatore anche del film in questione, il film vede una grande prova di Dustin Hoffman nei panni del protagonista, e fa venire voglia di saperne di più sul personaggio Lenny Bruce. Film intenso ma un poco confuso.
Based on the play of the same name by Julian Barry, who also wrote the film in question, the film sees a great performance of Dustin Hoffman as the protagonist, and makes you want to learn more about the character Lenny Bruce. Intense film but a little confused.
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