No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20230423

Quello che mi caò sull'uscio (e poi la rivoleva)

Dalla mia pagina facebook:
Warning: vi annoierò, quindi se siete di quelli che frequentano i social per passare il tempo, saltate pure questo post o bloccatemi.
In riferimento all'estratto che vi allego a questo post, dal (mitico) Il Borzacchini Universale (un libro che dovrebbe essere consigliato nelle scuole, anche quelle non toscane), la spiegazione di una delle più belle espressioni nonsense e iperboliche del vernacolo livornese, ecco, quelli che "criticano" #PaolaEgonu perché tornerà a giocare in Italia dopo che ha sostenuto che il nostro (e il suo) è un paese razzista, mi sembrano tutte persone "che mi ca'arono sull'uscio e poi la rivolevano" . Tra l'altro, questi critici, quando argomentano che la stessa atleta italiana non ha criticato la Turchia quando è andata a giocare in una squadra di quella nazione, aggravano la loro posizione di ca'atori sull'uscio che poi la rivogliono, senza peraltro rendersene conto. Stavolta accennerò un "disegno" esplicativo: la Turchia non è il Paese natale dell'atleta in questione, quindi non si è permessa di esprimere giudizi, giudizi che, da cittadina italiana, Paese al quale tra l'altro, ha dato senza dubbio molto di più della maggioranza dei suoi critici, può tranquillamente esprimere sulla base delle sue esperienze.
Un caro saluto e un buon fine settimana a tutti.

Quello che mi caò sull'uscio.
Locuzione composta di origine incerta, assai diffusa in area livornese, possiede qualche riscontro in area pisana e lucchese. In realtà si tratta di una parte di un modo di dire popolarissimo che suona: <...mi sembri quello che mi caò sull'uscio e poi la rivoleva!...> e trattasi di una delle più rare e preziose forme di non-sense rinvenute nel nostro linguaggio, che designa persona dalle richieste assurde ed esose.
E' senza dubbio una delle tante creazoni, gustose ed originali, che il genio labronico ha saputo forgiare sfruttando la naturale inclinazione all'iperbole ed all'accostamento surreale di fatti quotidiani; infatti se il <caàre sull'uscio a qualcuno> rappresenta atto di offesa di sapore tribale ed oscuro, il <rivolerla indietro (la cacca)> lo fa diventare pretesa quotidiana e naturale, provocando nel contrasto un eccelente effetto comico. <Mi sembri quello che mi caò sull'uscio e poi la rivoleva...!> dirà il gentiluomo livornese all'artigiano che esige un anticipo sulla riparazione dello scaldabagno.

1 commento:

Strelnik ha detto...

Totalmente d'accordo con te, sia per quanto riguarda Paola Egonu sia per la lettura che andrebbe ampiamente diffusa del meraviglioso Borzacchini Universale.