Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Dopo lunghi decenni di esilio, un ex militante di sinistra torna in Cile per saldare i conti con la sua coscienza, legati alla morte di un compagno ed eroe politico. Il compito di Atalibar è svelare il suo segreto. Ma il suo sguardo si scontrerà con il Paese attuale, incredulo, lontano dalle vecchie ideologie e dove tutti - anche i suoi vecchi colleghi - sono cambiati. In questo modo si intrecciano le storie dei personaggi, in cui altre persone nascondono segreti che provocano alcuni intrecci e che si scatenano, dove vengono scoperte anche certe bugie.
Divertente ma non solo questo film corale diretto da una regista veterana cilena, e pieno di bravi attori (gran parte del panorama di quel paese). Uno sguardo disincantato, fortemente deluso (chissà se la Sarmiento adesso è meno critica verso il governo attuale), verso la sua patria.
Amusing but not only this ensemble film directed by a Chilean veteran female director, and full of good actors (a large part of that country's panorama). A disenchanted, deeply disappointed look (who knows if Sarmiento is now less critical of the current government), towards her homeland.
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