No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20141218

Malta - Novembre 2014 (11)

Come anticipato, devo lasciare l'albergo entro le 11. Come immaginavo, cerco di tirar tardi ma non ci riesco. Solite cose del mattino, toilette, colazione, il trolley è già pronto, mi godo il tiepido solicchio del mattino ma alla fine penso che le tipe del room service, se lascio la camera un po' prima per loro è meglio, e insomma, mi ritrovo a girare senza meta per le viuzze interne di Malta. Ripasso vicino a Mdina e faccio una foto del suo profilo, così, tanto per gradire.
Poi mi viene in mente che potrei provare a fotografare quel bell'arco che ho intravisto dal bus qualche giorno prima, vicino a Blue Grotto. Ma sfortunatamente, dalla strada non c'è verso. Mi limito a fotografare l'isola disabitata di Filfola, mentre decido se visitare i templi di Hagar Qim o no.
Alla fine, decido di si, che presentarsi all'aeroporto così presto non s'ha da fare. E chissà, magari sono interessanti come quelli di Ggantija visti ieri.
Devo dire che, alla fine, la scelta paga. Una piccola costruzione ospita la biglietteria e un piccolo cinema, dove viene proiettato un documentario di animazione di 7 minuti, che illustra le ipotesi di costruzione dei templi. La figata, che attendiamo di vedere anche da noi prima o poi, è che il mini-cinema è equipaggiato con un impianto che simula vento e pioggia, perfino odori, che accompagnano la proiezione. Poi c'è un piccolo museo informativo, sempre sulle ipotesi costruttive e sulla storia dei ritrovamenti, dopo di che, si può passare alla visita. I siti sono due, Hagar Qim e Menaidra, quest'ultima alcune centinaia di metri più verso il mare, in una posizione a dir poco spettacolare. I due templi sono stati recintati, sono sorvegliati, e sono stati coperti da due tensostrutture, per preservarli da intemperie e vandalismi.
Poco altro da aggiungere a quello detto in occasione della visita a Ggantija, si respira il fascino del tempo, ma di un tempo immane.
La visita mi soddisfa, e il tempo passato è quello giusto. Con larghissimo anticipo mi avvicino all'aeroporto, consegno l'auto, mangio qualcosa, fumo l'ultima sigaretta in terra maltese, mi siedo e mi guardo qualche un episodio di qualcosa, passo i controlli, mi siedo con calma aspettando l'aereo. Malta è così vicina, così piccola e così piena di storia, di sole e di mare, che mi rimane la voglia di tornare, un giorno o l'altro.

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