No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20211107

I

-io - Circuit des Yeux (2021)


Cominciamo col dire che questo è il settimo album per Haley Fohr, da Chicago, Illinois (ma originaria dell'Indiana). Proseguiamo col ricordavi che vi segnalai questa signora o signorina nell'occasione del concerto svizzero di Anna von Hausswolff, provando vagamente a spiegarvi di cosa si occupava e sottolineando che l'ascolto, così come quello della musica di Anna, è da temerari. Ecco, così come, in maniera molto più ristretta, mi piacciono la band che all'interno del metal sperimentano ed intrecciano molti sottogeneri, qua siamo di fronte ad un'artista che sembra sperimentare continuamente, partendo da una forma canzone pop, aggiungendo una voce drammatica a metà tra opera e musica da camera, e lanciandosi in digressioni assurde. Per descriverla, sono stati usate le seguenti similitudini: Terry Riley, John Cage, Diamanda Galás, Kendra Smith, Nico, Bjork, Robbie Basho, Grace Slick, e questo dovrebbe quantomeno darvi un'idea di quanto NON aspettarvi. Forma-canzone distrutta, litanie drammatiche, quasi teatrali e perfino operistiche, una sfida lunga dieci tracce e 41 minuti. 
Let's start by saying that this is the seventh album for Haley Fohr, from Chicago, Illinois (but originally from Indiana). Let's continue by reminding you that I pointed out this lady in the occasion of the Swiss concert of Anna von Hausswolff, vaguely trying to explain to you what she was doing and underlining that listening, as well as that of Anna's music, is daring. Here, just as, in a much more restricted way, I like the band that within the metal experiment and intertwine many sub-genres, here we are faced with an artist who seems to experiment continuously, starting from a pop song form, adding a voice dramatic halfway between opera and chamber music, and launching into absurd digressions. To describe it, the following similarities were used: Terry Riley, John Cage, Diamanda Galás, Kendra Smith, Nico, Bjork, Robbie Basho, Grace Slick, and this should at least give you an idea of ​​what NOT to expect. Destroyed song-form, dramatic litanies, almost theatrical and even operatic, a ten-track and 41-minute challenge.

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