Under the Dome - di Brian K. Vaughan - Stagione 1 (13 episodi; CBS) - 2013
Chester's Mill è una tutto sommato apparentemente tranquilla cittadina del Maine, in mezzo a pianure fertili, fattorie e allevamenti. Di sicuro, però, come soprattutto televisione e cinema ci hanno insegnato, ogni cittadina di provincia, poco movimentata rispetto alle grandi città, ha i suoi lati oscuri, i suoi cosiddetti scheletri nell'armadio. Infatti, la narrazione comincia mostrandoci Dale Barbara detto Barbie, un ex militare dalla faccia carina ma da schiaffi, che sta seppellendo un corpo nei boschi che circondano appunto Chester's Mill. Mentre lascia la città, si accorge che lungo la strada c'è una barriera invisibile. Mentre sta cercando di capire cos'è questa cosa misteriosa che gli blocca la strada, un piccolo aereo si schianta contro la stessa cosa, ma molto più in alto. Barbie salva in extremis un ragazzo del luogo, Joe, che era anch'esso nei paraggi, cercando di capire cosa stesse succedendo, ma si era bloccato assistendo alla scena dell'aereo. Julia Shumway, giornalista locale che sta investigando su un non meglio identificato traffico insolito di propano verso la cittadina, arriva poco dopo sul luogo, quasi contemporaneamente alla polizia di Chester's Mill, e rimane prontamente affascinata dal gesto di Barbie, ignara del fatto che il corpo che lui stava seppellendo poco prima era proprio quello del di lei marito. In breve, si realizza che sulla cittadina è calata un'enorme cupola trasparente, che, si scoprirà in seguito, scende di parecchio in profondità sotto terra, e che gioca strani scherzi a chi indossa apparecchi elettronici (pacemaker, apparecchi di correzione per sordità). Per cercare di evitare il panico, la polizia ha il suo da fare, e Jim Rennie, detto Big Jim (state già ridendo?), l'unico consigliere comunale rimasto sotto la cupola, e quindi politicamente nella carica più alta, tipo il sindaco, prende subito in mano la situazione con polso fermo, facendo un annuncio radiofonico (radio locale che riesce a trasmettere solo entro i confini della cupola, ma che, scopriremo poi, con altri apparecchi, riesce a captare debolmente emissioni esterne) per dichiarare l'emergenza e prevenire incidenti disastrosi (tipo quello che si verificherà poco dopo, un camion che si schianta a tutta velocità contro la cupola). Si innescano altre girandole di eventi. Il figlio di Big Jim, lo sciroccato Junior, deluso perché non riesce ad avere una relazione stabile con l'amante occasionale Angie (la sorella di Joe), inizia a covare una certa rabbia incontrollata; quando vede Angie scambiarsi una sigaretta con Barbie (ormai il sex symbol del luogo), fuori dall'ospedale locale, la rapisce e la segrega nel rifugio antiatomico che casualmente Big Jim possiede in giardino. Una coppia lesbica, Carolyn e Alice, di passaggio per Chester's Mill con la figlia adolescente Norrie, iniziano a temere il peggio quando Norrie ha una crisi epilettica (almeno, così pare). Un ulteriore tragico evento, svela che il traffico di propano coinvolge il capo della polizia Duke Perkins, Big Jim e probabilmente un'altra figura di rilievo.
Barbie viene accolto in casa di Julia, e lì, dalle foto, realizza che l'uomo che ha da poco seppellito era suo marito. L'esercito circonda la cupola.
Ecco, anche solo rileggendo il riassunto, che racchiude più o meno la trama del primo episodio, mi rendo conto che ci si potrebbe fare un'idea completamente sbagliata su questo serial. In effetti, il materiale è tantissimo, e potrebbe far ben sperare. Invece, nonostante il materiale, nonostante qualche attore senza dubbio capace nel cast, nonostante il nome di Steven Spielberg appaia tra i produttori, nonostante la serie sia liberamente ispirata da un libro di Stephen King (omonimo, in Italia intitolato semplicemente The Dome), questa serie è una cagata pazzesca. Non so davvero come sono riuscito a vedermi tutti e 13 gli episodi. Un ritmo letale da quanto è lento, personaggi incredibilmente stupidi e bidimensionali, avvenimenti inconcepibili, sviluppi promettenti mai approfonditi come si deve, un alone di ridicolezza che aleggia per tutta la durata di tutti gli episodi, e, di conseguenza, prestazioni recitative assolutamente poco convincenti. Come però spesso accade, rinnovo per una seconda stagione garantito quasi da subito, e soprattutto dati di ascolto vertiginosi (media quasi costantemente sopra i 10 milioni, punte di oltre 13 per il pilot, ovviamente bisogna tenere conto di tante cose, ma insomma, è un po' il discorso di The Walking Dead). Quindi, prendete quel che vi dico con le molle: la "cagata pazzesca" è naturalmente un'opinione strettamente personale.
Dean Norris è Big Jim, ma lo preferivo decisamente nei panni di Hank Schrader (Breaking Bad), Mike Vogel (Barbie), intravisto in The Help ed ex modello, non è che mi abbia convinto troppo. Rachelle Lefevre (Julia Shumway), benché molto figa e molto rossa, non mi ha entusiasmato. L'unico sussulto, devo essere sincero, l'ho avuto quando è apparsa Natalie Zea nei panni di Maxine.
Il tutto mi è parsa una grande occasione sprecata.
Nessun commento:
Posta un commento