No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20160714

Fuso viscoso ad alta temperatura

Magma - Gojira (2016)

L'amico Monty, qualche settimana fa mi segnalava il nuovo disco dei Gojira, Magma. Non avevo mai ascoltato questa band, nonostante questo sia il loro sesto disco; li avevo sentiti nominare, o almeno questo è quello di cui ero convinto, finché non ho scoperto che sono francesi di Ondres, per pochi chilometri fuori dai Paesi Baschi. E io che, non so perché, mi immaginavo fossero giapponesi. Magari perché, in precedenza, si chiamavano Godzilla (nome che sono stati costretti a cambiare per ragioni legali; Gojira è la romanizzazione di Godzilla). Ma andiamo avanti.
Il disco è una piacevole sorpresa. lo stile dei Gojira è una sorta di death metal molto tecnico, progressive se volete, influenzato dal groove metal e dai vari capostipiti del thrash. Prediligono i mid-tempos, ma riescono a creare atmosfere suggestive, che a volte sconfinano nel folk metal senza perdere di potenza. Liriche improntate su spiritualità, natura, vita e morte, il disco merita senz'altro un ascolto, e pure qualcosa di più.
La band è formata da due fratelli, Joe Duplantier, voce e chitarra solista, qui anche produttore, Mario Duplantier, batteria (stile particolarissimo, come detto predilige i mid-tempos ma ci va giù duro di doppia cassa, e su rullante e piatti usa molto tecniche jazzistiche), Christian Andreu alla chitarra, e Jean-Michel Labadie al basso. 
I fratelli Duplantier, a volte, dal vivo si scambiano i ruoli; Joe ha partecipato, come bassista, alla registrazione di Inflikted dei Cavalera Conspiracy; i Cavalera in realtà avevano chiesto a Labadie, ma Jean-Michel aveva degli impegni, così Joe ha finito per partecipare come bassista. 



The friend Monty, a few weeks ago, he signaled the new disc of Gojira, Magma. I had never heard this band, although this is their sixth album; I had heard of them, or at least that's what I thought, until I found out that they are French from Ondres, a few kilometers outside the Basque Country. And I do not know why, I imagined they were Japanese. Perhaps because, previously, they were called Godzilla (name that they were been forced to change for legal reasons, Gojira is the romanization of Godzilla). But let's move on.
The album is a pleasant surprise. the style of the Gojira is a kind of very technical death metal, progressive if you will, influenced by the groove metal and various founders of thrash. They prefer the mid-tempos, but they create evocative atmosphere, which sometimes trespass to folk metal without losing power. Marked by lyrical about spirituality, nature, life and death, the album is well worth a listen, and even something more.
The band is formed by two brothers, Joe Duplantier, vocals and lead guitar, here also as a producer, Mario Duplantier, drums (particular style, as mentioned, he prefers mid-tempos, but it goes down hard with the double bass, and uses snare and cymbals in a very technical and jazzy way), Christian Andreu on guitar, and Jean-Michel Labadie on bass.

4 commenti:

monty ha detto...

Ale, sei una macchina. Non sbagli un colpo.
Non sai quanto rosicchiare per non riuscire a tenere il tuo passo ☺

monty ha detto...

Ovviamente intendevo rosichi

jumbolo ha detto...

Un giorno, non lontano, scriverò sull'organizzazione delle mie giornate nell'ottica di mantenere aggiornato il blog almeno con un post giornaliero. Tieni conto che durante la settimana mi è molto molto difficile scrivere, e che in estate, il sabato e la domenica, rimango al mare dalle 7 di mattina alle 7 di pomeriggio...

monty ha detto...

Non fatico a crederti.
Se poi fai anche lo sborone con la versione internazionale... :D