Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Il film inizia con l'arrivo di Senna in Formula 1 durante la stagione 1984, coprendo brevemente il suo tempo alla Toleman e alla Lotus prima di concentrarsi sul suo periodo con il team britannico McLaren - l'accoppiata che ha portato la sua ascesa alla fama mondiale - e diventare Campione del Mondo. Il dramma di questo periodo della sua carriera è incentrato sulla sua rivalità con il compagno di squadra Alain Prost e le sue lotte "politiche" con l'allora capo della FISA Jean-Marie Balestre, culminate durante le stagioni 1989 e 1990, quando Senna e Prost furono coinvolti in controversi scontri che decretarono il titolo mondiale piloti, nel 1989 per Prost e nel 1990 per Senna.
Specializzato in documentari biografici, il regista inglese (Amy) regala un gran bel ritratto di uno dei piloti di Formula Uno più forti di tutti i tempi, contestualizzando molto bene il personaggio sia in patria (un idolo) che nel panorama F1, rendendo la sua morte, se possibile, ancor più dolorosa.
Specializing in biographical documentaries, the English director (Amy) gives a great portrait of one of the strongest Formula One drivers of all time, contextualizing the character very well both at home (an idol) and in the F1 scene, making his death, if possible, even more painful.
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