No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20221011

Uomo razzo

Rocketman - Di Dexter Fletcher (2019)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)


Vestito con uno sgargiante abito da diavolo, Elton John entra in una sessione di riabilitazione dalle dipendenze, raccontando la sua vita in un flashback ("The Bitch Is Back"). Reginald Dwight cresce nella Gran Bretagna degli anni '50, cresciuto dalla madre non affettuosa, Sheila, e dalla nonna più amorevole Ivy. Reginald è interessato alla musica e spera di esibirsi per suo padre, Stanley, che non si interessa a suo figlio ("I Want Love"). Reginald inizia le lezioni di pianoforte, facendosi strada nella Royal Academy of Music. Stanley abbandona la sua famiglia dopo che Sheila inizia una relazione. Poco dopo, l'amante di Sheila, Fred, va a vivere con la famiglia e introduce il giovane Reginald alla musica rock. Reginald cresce idolatrando i musicisti rock e, da adolescente, si esibisce nei pub locali ("Saturday Night's Alright for Fighting"). Da adulto, Reginald si unisce alla band Bluesology, che viene assunta per fare da supporto a band americane in tournée, The Isley Brothers e Patti LaBelle and the Blue Belles ("Breaking Down the Walls of Heartache"). Il cantante degli Isley Brothers Ronald Isley consiglia a Reginald di scrivere canzoni e di lasciarsi alle spalle la sua vecchia vita per diventare un artista famoso. Reginald cambia il suo nome in Elton John: prende il suo nome da Elton Dean, il sassofonista di Bluesology, e John è stato adottato da Long John Baldry.

Film scoppiettante, non poteva essere altrimenti, ritagliato sugli alti e bassi di una carriera lunga ampiamente oltre mezzo secolo, ben recitato e costruito come un mezzo musical. Forse è questo "mezzo" che non riesce, almeno per me, a farlo decollare, oltre al fatto che, come ha scritto RogerEbert.com, risulta abbastanza stereotipato.

Crackling film, it could not be otherwise, built of the ups and downs of a career spanning well over half a century, well acted and built as a mix between a musical and a biopic. Perhaps it is this "half and half" that fails, at least for me, to make it take off, in addition to the fact that, as RogerEbert.com wrote, it is quite stereotyped.

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