No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.
20070117
bianca e nero
La masai bianca (Die weisse massai) - di Hermine Huntgeburth 2007
Giudizio sintetico: si può perdere
Carola è una bella ragazza svizzera, in vacanza col fidanzato Stefan in Kenya; sono in procinto di sposarsi. Il giorno precedente al loro ritorno in patria, casualmente, su di un traghetto, conosce un guerriero Samburu, dal nome di Lemalian. E' amore a prima vista, contro il quale Carola lotta per pochissimo. Annulla il suo viaggio di ritorno, lascia Stefan, e si mette sulle tracce di Lemalian. Non sarà facile, ma lo ritroverà. Poche parole, e decide di diventare sua per la vita.
Sarà una prova durissima, uno scontro di civiltà probabilmente insuperabile.
Poteva essere un film interessante, questo tratto dal libro autobiografico omonimo di Corinne Hofmann, dove l'autrice racconta la sua vera storia d'amore con il guerriero masai Lketinga; un incontro/scontro di civiltà, culture, una storia di passione dove a volte i ruoli si invertono (la donna bianca esperta nell'amore fisico che insegna al rude uomo nero la dolcezza, le infinite possibilità del sesso). Poteva, dicevamo.
Nel film della Huntgeburth, regista con alle spalle diversi film, anche televisivi, mai però usciti dai confini tedeschi, gli echi di tutta questa storia devastante arrivano lontani, ovattati. Non basta la fotografia nitida che rende veri i colori dell'Africa nera, i panorami mozzafiato, lo stacco drastico con la Svizzera nel breve ritorno a casa di Carola, le scene (castigate) di sesso.
Troppi stereotipi, qualche buco di sceneggiatura, un cast sconosciuto e diretto senza infamia e senza lode (meglio Jacky Ido nei panni di Lemalian di Nina Hoss nei panni di Carola), una regia piuttosto prevedibile e scolastica.
Occasione perduta con velleità d'essai.
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4 commenti:
per fortuna lisa è stata in tanzania e non in kenya...
anche se ha avuto almeno 4 proposte di matrimonio lo stesso..
naturalmente rifiutate...
le dirò del film comunque.
dimenticavo, bisogna vedere quanto rovineranno un film già di suo bruttino col doppiaggio. tieni conto che a barcellona l'ho visto in versione originale con sottotitoli in castigliano. si parla il tedesco tra carola, la sua famiglia, il fidanzato, il prete missionario (italiano); si parla inglese tra carola e lemalian; lemalian e la sua tribù parlano masai; il prete italiano impreca in italiano. l'intero doppiaggio renderebbe il tutto ancora più piatto.
Di questo film non mi è piaciuto il messaggio, che ho interpretato così: non ci provate neanche ad avere una storia con qualcuno di un'altra cultura, che alla fine tornerete a casa pestati. Moglie e buoi dei paesi tuoi? Ma fatemi il piacere... Chi fa un film compie una prima scelta importantissima: il tema, ciò di cui decide di parlare. e questo tema (biondina svizzera prova a vivere con un negrone e non ce la fa, perchè lui è veramente troppo sottosviluppato) non mi è piaciuto...
saluti, doppiafila
vero anche questo. resta il fatto che effettivamente la differenza delle culture è enorme, e il fatto che sia una storia vera lo conferma, se si parla proprio della storia vera lo sbaglio la biondina lo compie in partenza.
per quanto riguarda il film è minimale, con troppe falle nella sceneggiatura, mancano dei pezzi importanti nelle psicologie dei personaggi, a mio giudizio.
in verità, volevamo andare al cinema e in quel cinema, ma ci siamo fatti guidare dalla comodità della sala 1 del verdi di barcelona, mentre avremmo dovuto senz'altro preferire il nuovo kaurismaki, anche se lo davano in una sala di quelle piccole, che in effetti sono scomodissime.
ci sarebbe stato anche Borat, ma era in un cinema a Montjuic, scomodissimo, e poi solo a mezzanotte. andrà meglio la prossima volta. anzi, sto meditando, visto che in italia da maggio a settembre non esce niente, di prendermi una settimana, andare a barcelona, e passare tutta una settimana, che ne so, di giugno, ad andare al cinema.
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