Interessante l'intervista di Cristina Donà a Joan Wasser aka Joan As Police Woman su XL di questo mese. Ne riporto le ultime due domande/risposte, curiose.
C.D. Per me i concerti sono il modo migliore per riuscire a godere a pieno del momento, del "qui e adesso", per te cosa significano?
J.W. Salire sul palco vuol dire riuscire a mettermi da parte, dimenticare me stessa e dare al pubblico quello che vuole. In molti mi chiedono perchè non registro i miei concerti: no, quelle canzoni sono per la gente che è venuta ad ascoltarmi e certe sensazioni non si possono ripetere all'infinito.
C.D. Nel testo di Real Life nomini con dolcezza un certo Jonathan, chi è?
J.W. L'ho incontrato per 3 minuti dopo un mio concerto a New York: un tipo davvero intelligente, portava gli occhiali e faceva il programmatore di computer. Gli ho parlato un po' e mi è venuta questa pazza ossessione per lui. Ci siamo tenuti in contatto via e-mail ma lui pensava che fossi matta!
Nella foto, tratta da http://www.antonyandthejohnsons.com/, Joan Wasser.
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