Si chiacchierava (letta come l'Albanese che parafrasava l'ottimismo forzitaliota nella sua striscia Non cè problema) via sms con l'amico Filippo (vedi ai link il blog Suevele) del nuovo pezzo di Chris Cornell (foto), scritto appositamente per la colonna sonora dell'ultimo 007 Casino Royale, You Know My Name. Diceva lui "dì quello che ti pare, ma a me il pezzo nuovo di Cornell piace".
Rispondevo io laconico "Anche a me piace Michael Bolton".
Lo so, è quasi uno stereotipo. Si pensa troppo al passato, in certi casi, magari non si dovrebbe. Tutti si invecchia, si cambia, ci si smussa, si pensa alla pagnotta e alla famiglia da mantenere, alla pensione. Per cui magari si è troppo intransigenti, se si mette sulla bilancia il singer iper-dotato, dall'estensione superlativa, dal carisma epocale, da rispettare insieme alla sua band soprattutto perchè tra tutti i grungers, esclusi forse i pesantissimi ed estremi Melvins, erano probabilmente quelli che meno scesero a compromessi, seguendo la loro strada guardando dritto davanti, suonando la loro musica senza curarsi di "sfondare", di piacere a molti, di farsi capire, di lanciare messaggi politici, di fidanzarsi con starlette, di scioccare con overdosi varie.
Ma, più che altro, per quella straordinaria e rarissima dote che gli permise di sciogliersi, di morire, prima di diventare assurde fotocopie di se stessi.
Ha il suo fascino, questa You Know My Name. E come potrebbe essere altrimenti. I trucchi del mestiere, se non li conosce lui, chi li deve conoscere? E, paradossalmente, gli potrebbe venire da questo un onore maggiore, se solo si pensa che, pur conoscendo l'arte ruffiana di stregare il grande pubblico, di scrivere una hit, mai l'aveva usata con i Soundgarden.
Orecchiabilissima, dura ma levigata nei punti giusti, adattissima al contesto. Anche belloccia, se si vuole.
Ma come può reggere il confronto con un'epoca in cui lui e la sua band sceglievano come "singolo" un pezzo come Jesus Christ Pose?
Reso l'idea?
3 commenti:
Due cose, a proposito:
1 - io subisco il fascino di alcune persone (tra cui Cornell, ovviamente). Quel fascino per cui appena senti la sua voce, come un innamorato, cadi in trance emotiva. Tanto più - come mi è successo - che l'ho sentita per radio, senza aspettarmela minimamente.
2 - certo, è una marchetta. Ma una marchetta molto bella. Per un film di 007 o si rifiutava di comporre la canzone, o sennò non poteva che farla così. E a me, innamorato, piace.
Alla fine il pensiero di ale (che è anche il mio) non è così distante da quello di filo...cmq filo anche a me cornell intriga da morire, unplugghed in Stoccolma l'ho consumato!!
Ecco, l'Unplugged in Stoccolma è un disco che ti fa riconciLLiare con Cornelio e con la musica in generale, ma questa marchettona Bondiana proprio non riesco a digerirla........
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