No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20081209

suoni lontani


Los Natas + Christopher Walken, Laboratorio sociale occupato Buridda, Genova, 31/10/2008


Serata indimenticabile, nonostante la defezione degli El Thule. Innanzitutto, chiedo scusa alla band che ha aperto (ancora prima dei Christopher Walken), ma una pioggia torrenziale ha impedito che fossi presente fin dall'inizio.


Di ritorno da Berlino, senza passare dal via, dall'aereoporto di Pisa salgo sul treno che mi porta a Genova per l'imperdibile possibilità di assistere ad un concerto degli argentini Los Natas; l'amico Massi mi fa da cicerone/accompagnatore. Completamente inzuppati della pioggia genovese ascoltiamo i CV che ci introducono a sonorità hard rock non così cupe come quelle che mi aspetto dal mitico combo argentino; le poche decine di spettatori si riscaldano anche con le birre a due euro (e a dire il vero anche noi) del bar interno al Buridda. Ci affezioniamo così tanto alla birra sottocosto che ci accorgiamo vagamente che il sound è mutato, e i sudamericani sono già sul palco da un po', complice, appunto, il palco a livello pavimento e le decine di spettatori davanti a noi. A dare manforte al power trio, all'inizio e verso la fine del set, alla voce c'è anche El Topo, fondatore dei Massacre, seminale rock band anch'essa argentina.

Un peccato anche per l'acustica, poco apprezzabile, ma l'onda d'urto sonora dei Los Natas è paragonabile solo ai maestri Kyuss, da loro citati implicitamente (e coverizzati effettivamente, nell'ultimo lavoro El Universo Perdido de Los Natas). La voce affoga nel turbinio di fuzz e distorsioni, di loro si vedono solo le teste (del batterista nemmeno quella, ma fa niente, poco prima, nel corridoio che porta alla sala concerti, gli abbiamo dato una mano a risollevare una ragazza che lo accompagna, che ci è collassata davanti), ma in questo momento, qui e ora, la loro musica è tutto ciò che serve. Un blocco di granito impossibile da scalfire. Nei minuti finali, ben oltre le 1,00 di notte, ci scappa pure una cover motorheadiana di Ace Of Spades, che nulla aggiunge ma serve per un po' di casino in più.


Dopo aver comprato t-shirt, ultimo cd (doppio) e poster per la ridicola cifra di 30 euro, facciamo i complimenti ai chicos che rispondono con cortesia, domandando anche come stesse ora la ragazza, e lasciamo il Buridda convinti di aver passato una serata particolarmente esaltante.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

buridda rules!

jumbolo ha detto...

oh yeah