Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Nel 1978, mentre il mondo è diviso tra Occidente filo-statunitense e blocco sovietico comunista, in Italia Aldo Moro, presidente del partito filo-statunitense Democrazia Cristiana, tenta di formare un governo di unità nazionale con l’appoggio esterno del Partito Comunista Italiano: è la prima volta in un Paese appartenente al Patto Atlantico che si tenta di conferire un ruolo governativo ai comunisti.
12 marzo. Durante l'assemblea di partito, Moro cerca di convincere gli esponenti più recalcitranti all’interno della DC riguardo alla bontà di questa operazione. Francesco Cossiga, che verrebbe confermato come ministro dell’interno nel nuovo governo presieduto da Giulio Andreotti, in privata sede dice a Moro che gli americani non saranno d'accordo, ma Moro gli chiede di rassicurarli.
Moro e Andreotti sono al lavoro per formare il nuovo governo e, anche nel tentativo di dare discontinuità alla nuova compagine rispetto alle precedenti, scontentano diversi esponenti del loro partito per il ruolo che viene loro assegnato. A tarda sera, prima di rientrare a casa, incontra il segretario del PCI Enrico Berlinguer, cui consegna l’elenco dei ministri e sottosegretari.
16 marzo. Dopo aver trascorso la notte in famiglia tra i suoi affetti e nella consapevolezza di dover affrontare una giornata di lavoro faticosa in Parlamento, Moro lascia normalmente la propria abitazione accompagnato dalla scorta. Mentre è in corso la cerimonia di giuramento del nuovo governo presieduto da Andreotti, le auto di Moro e della scorta vengono attaccate in via Mario Fani da un nucleo armato dell'organizzazione terroristica comunista delle Brigate Rosse; gli agenti vengono uccisi e il politico viene rapito.
Le forze di polizia iniziano a cercare Moro che nel frattempo, dopo essere stato narcotizzato, si risveglia all’interno di una cassa di legno trasportata su un furgone delle BR. (Wikipedia)
Ideale prosecuzione di Buongiorno, notte, ho trovato questo mastodontico lavoro, uscito al cinema in due parti e anche come miniserie TV in sei episodi, sontuoso. Un racconto dal respiro epico, dove le parti oniriche, che avevano caratterizzato il film precedente, sono più "controllate" e funzionali al racconto. Un cast di altissimo livello, e un gigantesco Fabrizio Gifuni nei panni di Aldo Moro.
An ideal continuation of Buongiorno, notte (2003), I found this mammoth work, released in theaters in two parts and also as a TV miniseries in six episodes, sumptuous. A story with an epic scope, where the dreamlike parts, which had characterized the previous film, are more "controlled" and functional to the story. A top-level cast, and a gigantic Fabrizio Gifuni in the role of Aldo Moro.
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