Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
La trama segue la storia di vita delle adolescenti rifugiate siriane Yusra Mardini e sua sorella Sarah Mardini, che hanno nuotato accanto a un canotto di rifugiati che stava affondando per alleggerirlo e alla fine hanno aiutato 18 rifugiati a raggiungere la salvezza attraverso il Mar Egeo mentre venivano "contrabbandati" da Smirne verso Lesbo. Le successive lotte come rifugiati sono vividamente descritte, ma la carriera di nuotatrice di Yusra Mardini la vede raggiungere le Olimpiadi di Rio 2016 come membro della squadra olimpica dei rifugiati. I titoli di coda informano che la sorella di Yusra, Sarah, che era tornata a Lesbo come parte dei volontari che assistono i rifugiati in arrivo, nel 2016 è stata arrestata e ha dovuto affrontare accuse che comportavano potenzialmente lunghe pene detentive, se condannata. (Wikipedia)
Una storia molto bella e di grande umanità. Direzione didascalica, cast sufficiente, molto brave le due protagoniste, considerando che una delle due (Nathalie Issa, quella che interpreta Yusra, l'altra è sua sorella Manal Issa, entrambe franco-libanesi) era al debutto.
A very beautiful and very human story. Didactic direction, sufficient cast, very good the two protagonists, considering that one of the two (Nathalie Issa, the one who plays Yusra, the other is her sister Manal Issa, both Franco-Lebanese) was at her debut.
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