No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20210729

Il declino della civiltà occidentale

The Decline of Western Civilization (1980) 
The Decline of Western Civilization Part II: The Metal Years (1988)
The Decline of Western Civilization III (1998)
Di Penelope Spheeris
Giudizio sintetico: si possono vedere (3,5/5)


La regista ci porta, nell'arco di tre documentari entrati nella storia della musica, a spasso nel tempo e soprattutto, nella cultura underground di Los Angeles. Il primo ci parla della scena punk rock, il secondo dell'heavy metal, mentre con il terzo si discosta leggermente dalla musica e si concentra su quelli che in Italia sono stati chiamati Punkabbestia o Squatters, mentre negli US sono conosciuti come Gutter punk.
Tre documentari imprescindibili per chi voglia approfondire il legame tra musica e stili di vita, seppure con uno sguardo statunitense, ma del resto sappiamo molto bene che entrambe le cose sono arrivate non solo in Europa, bensì in tutto il mondo. Molto interessante perché senza veli, e molto sentito da parte della regista (che soprattutto dopo il terzo lavoro ha iniziato una relazione con un uomo incontrato durante le riprese, ed in seguito ha accolto come madre adottiva, cinque ragazzi), forse un po' sbilanciato il secondo, estremamente critico verso il glam metal (ma non è che gli intervistati si siano distinti come persone assennate), ma, ripeto, estremamente interessante. 


Three essential documentaries for those who want to deepen the link between music and lifestyles, albeit with an American look, but we know very well that both things arrived not only in Europe, but all over the world. Very interesting because without veils, and very much felt by the director (who especially after the third job began a relationship with a man she met during the shooting, and later adopted five boys as a step mother), perhaps a little unbalanced the second, extremely critical of glam metal (but it is not that the interviewees distinguished themselves as sensible people), but, I repeat, extremely interesting.

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