Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Belgio. Lara Verhaeghen è una ragazza transgender di 15 anni che aspira a diventare una ballerina professionista e si iscrive a una prestigiosa scuola di danza ad Anversa. Quando viene accettata a scuola (a seconda della sua performance durante un periodo di prova di 8 settimane), si trasferisce per essere più vicina alla scuola, con il suo padre francofono, Mathias, che la sostiene totalmente, e il fratello minore.
Allo stesso tempo, Lara sta parlando con i suoi medici della sua disforia di genere, assumendo bloccanti della pubertà e vedendo regolarmente uno psichiatra. Il suo psichiatra, come suo padre, è molto favorevole a lei e cerca di placare le sue paure, ma la difficoltà di iniziare una nuova scuola, insieme alle difficoltà di passare attraverso la pubertà, rendono Lara insicura e riservata.
I really enjoyed this Belgian transsexual-themed film, despite the blatant search for effect scenes and a lot of criticism from the trans and queer community. It is as raw as it must be, and the interpretation of the protagonist Victor Polster (also a dancer) in the role of Lara is wonderful.
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