House of Lull . House of When - Alexis S.F. Marshall (2021)
Il frontman dei Daughters non è nuovo ad esperimenti come quello che fuoriesce da questo suo debutto solista (ricordo solo il suo spoken word sull'EP di Lingua Ignota), ma qui, accompagnato da Jon Syverson (Daughters) ed Evan Patterson (Jaye Jayle, Young Widows, compagno e musicista di Emma Ruth Rundle), sposta ancora un po' più in là le frontiere dello sperimentalismo: è entrato in studio senza un piano, o almeno, così dice. Quindi, questo disco stranissimo e decisamente non adetto a tutti i palati, è formato da frammenti di campionamenti di batteria, linee di pianoforte, rumori di articoli comprati dal ferramenta, catene sul cemento, lamenti, voci arrabbiate, spoken word da predicatore matto e surreale. Alcuni riferimenti sono chiari (e sono felice di averli colti già con i Daughters), altri meno. Come che sia, un disco volutamente anticommerciale che è quasi una sfida all'ascoltatore, ma immaginatevi la "messa in scena" di una cosa del genere live.
Daughters' frontman is not new to experiments like the one that comes out of his solo debut (I only remember his spoken word on the EP of Lingua Ignota), but here, accompanied by Jon Syverson (Daughters) and Evan Patterson (Jaye Jayle, Young Widows, Emma Ruth Rundle's companion and musician), pushes the frontiers of experimentalism a little further: they entered the studio without a plan, or so he says. So, this very strange and definitely not suitable for all palates, is made up of fragments of drum samples, piano lines, noises of items bought from the hardware store, chains on concrete, laments, angry voices, crazy and surreal preacher spoken word . Some references are clear (and I'm happy to have already caught them with Daughters), others less so. Whatever it is, a deliberately anti-commercial record that is almost a challenge to the listener, but imagine the "staging" of something like this live.
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