No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.
20060831
a proposito di immigrati
Lo so che i miei post sembrano sempre di più una telenovela, ma so che vi piace. Tiro fuori il tenero che c'è in voi. Vado a mesi. Un mese porno, un mese tenerone.
Allora, questa mattina mentre ero immerso nei conti del lavoro, ho messo su un cd che ancora dovevo ascoltare. Si tratta del debutto di un rapper italiano, con genitori extra-comunitari immigrati a Roma. Amir il suo nome. "Uomo di prestigio" il disco. Non male. Ad un certo punto è arrivata questa canzone, dal titolo Non trovo le parole (quanti riferimenti a Neffa raga):
(intro)
There are times when I can't think of things to say (quando non trovo le parole)
There are times when I can't think of things to say to you.
I segni sul tuo viso sono il senso della vita che mi hai trasmesso con il tuo sorriso mi hai custodito quando ero un seme tu eri la terra e l'acqua che avevo da bere mi hai dato tutto l'educazione e la forza per cavarmela in ogni situazione ricordo il giorno dello sfratto strillavo come un matto e mi accarezzavi tenendomi in braccio quando papa' stava dentro sempre pronta a fare la sua parte per vedermi contento ricordo il pane bagnato e riscaldato e ti ringrazio perche' non m'e' mai mancato lo grido il mio amore per te e' troppo grosso e sfido qualsiasi donna a prendere il tuo posto ti porto pure la luna appena posso e' solo grazie a te se ora sono un uomo apposto.
(ritornello)
There are times when I can't think of things to say (quando non trovo le parole)
There are times when I can't think of things to say (quando non trovo le parole) to you.
Otto ore di lavoro e poi via a prendermi a scuola io che ti aspettavo la mia classe era vuota quando arrivavi sempre regali ma la cosa piu' importante e' che ero certo che mi amavi anche una minestra con te era piu' speciale se c'era il tuo amore come ingrediente principale ricordo i giochi ricevuti ogni natale facevi gli straordinari per potermi accontentare non m'e' mancato niente ricordo ogni estate pure con il trenino ma andavamo sempre al mare un panino una coca e una granita una corsa sulla spiaggia e quella si che era vita io ti ammiro ogni mio respiro lo dedico a te per avermi partorito hai dato nuova vita e l'hai saputa coltivare e' la cosa al mondo piu' bella che una donna possa fare.
(ritornello)
There are times when I can't think of things to say (quando non trovo le parole)
There are times when I can't think of things to say (quando non trovo le parole) to you.
adesso guardami ma' mentre tocco il cielo di essere tuo figlio sai che io ne vado fiero piu'gli anni passano piu' ti fai bella sei la donna piu' vera che ci sia su questa terra mi hai fatto crescere buono sano e forte luce che mi illumina nel buio della notte sulle mie gambe dritto io non barcollo ti do un bacio un abbraccio prendo e decollo voglio portarti i pianeti e le costellazioni nuovi soli e nuovi fiori con nuovi nomi non c'e' ragione non c'e' prigione che ci terra' divisi questa e' una convinzione io sto lottando per potermi sdebitare e lo vedi anche tu quanto e' difficile poterlo fare ma non mi arrendo seguendo il tuo esempio ci sto riuscendo e' solo questione di tempo.
(ritornello)
There are times when I can't think of things to say (quando non trovo le parole)
There are times when I can't think of things to say (quando non trovo le parole) to you.
Mi sono commosso cazzo.
Rime dure, vissute. Anche nel resto del disco. Stiloso quanto basta. Lezione per i leghisti, avanti un altro.
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6 commenti:
la canzone è molto bella e non mi sembra che debba parlare per forza dell'immigrazione.
in merito al commento di maurino devo dire che io, forse, a questo punto della mia vita non ho più voglia di mettermi il berretto rosso, ma quel che è certo è che vorrei che i berretti verdi e le camicie verdi e le cravatte verdi e i fazzolettini da taschino verdi sparissero dalla faccia della terra assieme a quei maledetti frustrati che li indossano, che siano commerciantucoli o pseudo-intellettuali, con i loro occhi porcini rossi di vino o azzurro-ariano. la frase che rimbomba nella testa di maurino mi ha colpita molto, perché ho realizzato una volta per tutte (ci ho riflettuto spesso) che è esattamente il mio caso. io sono così, io non riesco a parlare di politica con chi la pensa troppo diversamente da me e questo in effetti è un limite. per questo penso che, in un mondo ideale ed inesistente, chi fa il politico meriterebbe il reddito alto (certo non COSì alto), perché è una pena impegnarsi a discutere civilmente con determinate teste di cazzo di varie opinioni e fazioni, ma questa è la democrazia in cui credo, che tte devo dì. però quando ho scoperto che una persona "x" nella mia vita è berlusconiana, non so che dirvi, la possibilità di sviluppare una vera stima per questa persona è sfumata all'istante, al di là della simpatia che su altri fronti può ispirarmi, visto che si tratta di una persona di per sè cara, gentile e premurosa. ma è ignorante. per me. punto e basta. lo ha votato allora e sicuramente rivotato stavolta, e quel che forse è più triste è che non è un forzista convinto e sfegatato, ma è una persona normale: benestante ma non straricco, al giornale preferisce la playstation, e pensa che berlusconi sia simpatico, sveglio, attivo, un uomo di polso (e che magari gli interessi DAVVERO del popolo italiano!). di tutto il resto, dei problemi di un mondo malato, non sa niente e non gliene frega un cazzo. il tipo di persona che, parlando dei minatori sfruttati dalla multinazionale finchè muoiono a quarant'anni, ti pone la seguente, candida domanda: "sì, ma ci hai pensato che altrimenti morirebbero a trenta?" ecco. che cazzo c'entra? su che piano di analisi stiamo parlando? che cosa devo rispondere a una persona così? le devo rispondere? ditemelo perchè io non trovo le parole. l'ignoranza, l'ignoranza ci ucciderà. condivido anche la perplessità sulla sinistra in merito al suo atteggiamento sull'immigrazione, ci penso ogni volta che vedo quei maledetti barconi. per il resto, nella cittadina in cui vivo non abbiamo certo i problemi di milano. per questo quando sento, persino qui, parlare arabo sull'autobus, cinese per strada e russo, bielorusso e ucraino nei crocchi di signore che si trovano al parco la domenica, non so perché ma mi sento in un posto migliore.
scusate tanto il tedio, era uno sfogo.
p.s. jumbolo, mi divertono assai alle volte gli incipit dei tuoi post.
(PORNO-)TENERONE!!!!!!!
gone, ti ringrazio.
mau, qui siamo in birreria. e in paradiso. e all'inferno. e nel transatlantico della NOSTRA politica. puoi dire tutto quello che vuoi e ne parliamo.
come vedi, si parte da un disco e da una frase messa apposta per scatenare idee.
“………Studiate molto per acquisire la tecnica che
Permette di dominare la natura.
Ricordatevi, comunque, che la rivoluzione è la cosa
più importante e che ognuno di noi,
da solo, non vale niente.
…….soprattutto siate sempre capaci di sentire
nel più profondo di voi stessi
qualsiasi ingiustizia commessa contro qualsiasi
persona,
in qualsiasi parte del mondo.
E’ la qualità più bella di un rivoluzionario.
Hasta sempre piccoli figli………….”
il problema è che non si è ancora capito come si fa, questa rivoluzione. senza offesa cinaho, grazie per averci rammentato queste parole.
maurino: credevi di essere in birreria ma probabilmente ci eri appena stato, date le curiose scelte ortografiche?
:o)! ti ringrazio anch'io. ciaociao
nella testa....si parte dal cervello per fare la rivoluzione...
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