No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070106

la prestidigitazione


The Prestige – di Christopher Nolan 2006

Giudizio sintetico: si può vedere

Angier (il grande Danton) e Borden (il professore) sono due apprendisti illusionisti nella Londra di fine ‘800/inizio del ‘900. A causa della loro egocentricità, del loro arrivismo, e di un incidente funesto che danneggia Angier, causato con tutta probabilità da Borden, le loro carriere diventano una corsa sfrenata tesa a superarsi, senza esclusione alcuna di colpi. Angier, colpito da un numero di Borden che non riesce a spiegarsi, arriverà a chiedere aiuto alla scienza, prendendo così alcune decisioni eticamente molto discutibili. Entrambi tenderanno ad ingannare l’altro, con qualsiasi espediente.

E’ difficile parlare di un film che non ti è piaciuto che incontra i favori della maggioranza della critica e del pubblico. Così come è difficile parlare male di un film girato da un regista che stimi, e dal quale ti aspetti grandi cose. E’ il caso di questo The Prestige, al quale mi sono accostato con buone aspettative, nonostante lo avessi al principio scartato. Nolan, assistito dal fratello Jonathan nella sceneggiatura (come in Memento), mette in scena un dualismo cupo, due figure totalmente negative dedite a scendere sempre più in basso nella spirale dell’etica comportamentale. Si fa aiutare dalla fotografia, perfetta e dark, dirige un cast di grossi nomi con grande attenzione e comanda la macchina da presa con maestria, come tutti ormai gli riconoscono. C’è un ma. Anzi due.
La sceneggiatura si avvale di un espediente discutibile per dare uno spunto alla storia nella parte centrale (e con tale discutibile spunto ce la mena un bel po’), uno spunto che potremmo definire da science-fiction; inoltre, nonostante l’interessante “dichiarazione di intenti” iniziale, quella dove in pratica la sceneggiatura stessa annuncia che il film sarà giocato, come il numero di illusionismo, di tre parti (la presentazione, il colpo di scena, il prestigio), il film non riesce a creare una reale tensione narrativa, una suspence che tenga lo spettatore sulla corda come in un thriller, peccando di ovvietà in alcune parti, e rendendo così ridondanti alcune parti finali esplicative. Inoltre, nonostante il montaggio cronologicamente sfalsato, basato su lunghi flashback, sulla carta interessante, non riesce a togliere un velo generale di piattezza narrativa alla storia. Sarà perché credo che questo regista ha girato un capolavoro, evidentemente troppo presto (il già citato Memento, una pagina epocale del cinema recente), sarà perché sembra di rivedere qualcosa di già visto sia da parte sua (Michael Caine assistente di Christian Bale nel Batman di Nolan, Batman Begins), sia da parte di altri (Scarlett Johansson su un palco di un illusionista e in un film insieme ad Hugh Jackman, Scoop di Woody Allen), ma questo film non mi ha convinto.

Superfluo e imbolsito Bowie (interpreta Nikola Tesla), poco spazio alla bellissima Piper Perabo (Julia, la moglie di Angier), Caine che recita se stesso, ma sempre impeccabilmente, Bale che dimostra ad un ingessatissimo Jackman com’è un attore vero, Johansson che ormai ci deve essere per contratto.

Può piacere.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

è il secondo film che vedo, con christian bale, che non mi convince appieno, (il film dico), ma che mi impressiona per la prova eccellente di questo attore.

-se non erro era protagonista nel film tratto da quel libro che così tanto di ha colpito; American Psycho. sempre se non erro, il film non era assolutamente al livello del romanzo. ma bale al solito magistrale.-
(oh, potrei dire cazzate.)

comunque fa pensare...
un talentuoso attore in film deludenti.

riguardo al montaggio, dove ti do ragione in pieno, mi chiedevo se avevi notato alcuni "giochetti", molto raffinati, sull'uso dei campi e dei controcampi in certi passaggi da presente e passato (o viceversa), nei flshback.
è difficile spiegarlo a parole, mi aiuterebbe poter rivedere assime alcune scene. però se effettivamente li hai notati, forse mi capisci.
te lo chiedo perchè so che ti fa piacere parlare anche di particolari più "tecnici" se li notiamo.

comunque.
vabbeh.

sempre applausi. sei l'unica cosa che leggo quotidianamente. e livio ovviamente.


m.

jumbolo ha detto...

no, non riesco a capire, per cui adesso mi costringi a scaricare il film e a guardarlo insieme la prossima volta che ci vediamo.

in effetti è tutto vero quel che dici su bale. tu da cosa dici che dipende? è un rompicazzo? però insomma, con nolan ha fatto anche batman. magari l'ha sponsorizzato lui, visto che ormai, perso guy pierce, è diventato il suo feticcio.

Anonimo ha detto...

mah, guarda. su bale, non saprei dire.
tu dici rompicazzo che non lo cercano per altri film?
tutto può essere, magari sono scelte dell'agente, magari a bale piacciono un casino quei film che ha fatto.
batman va bene ma insomma secondo me è un attore che potrebbe fare qualcosa di veramente grande.

sai che lo rivedrei molto volentieri, ma il sempre troppo poco tempo che condividiamo assieme, di solito finiamo sempre a fare tutt'altro.
se non riesco a postare qualcosa di chiaro e semplice, ci impegnamo in una giornata di rivisione di film. l' amico di famiglia, babel, le mele di adamo e questo. propongo.

m.

jumbolo ha detto...

ci sto. so già che sarà faticoso e che non ce la faremo a vederli tutti, ma spesso le cose soddisfacenti non sono mai facili.

jumbolo ha detto...

l'ho scaricato, shortbus, visto che non ce l'ho proprio fatta a vederlo al cine. è in programma nei prossimi giorni, ne scriverò certamente.
aggiungo, sempre come opinione personale, che nessuno è profano in nessun campo, si può non essere "esperti" perchè magari si vedono pochi film o si ascolta poca musica, ma l'opinione personale, se espressa con correttezza, è sempre e comunque rispettabile. ti dirò di più, secondo me, chi invece vede tanti film e ascolta molta musica, è sempre interessato alle opinioni altrui, soprattutto a quelle di chi non è molto "abituato" a fare scorpacciate di arte in generale. almeno, per me è così. mi interessano le opinioni di tutti. pura curiosità.