Può capitare, quando si è molto appassionati di un argomento, che ti chiedano consigli. Devo essere onesto, a me capita. Su cosa, lo sapete. Ecco, può capitare a volte, di perdere l'umiltà (o l'umiltè, alla Sacchi), e di reputarsi superiore. E' un errore, grande, e a volte bisogna farsi forza per rimanere umili. C'è sempre da imparare, ogni giorno, ogni momento, su ogni argomento: anche sui "tuoi".
Piccola introduzione per dire grazie all'amico Emiliano, che per qualche giorno ha martellato me ed altri con John Mayer e la sua Belief.
Mayer è un bravo musicista, niente di veramente trascendentale, ma molto piacevole da ascoltare. Somiglia a molti, ne ricorda altri (e questo è anche il bello dell'arte in generale): Dave Matthews, Jack Johnson, Donavon Frankenreiter fra i primi, Sting e addirittura Slowhand Clapton tra i secondi. Discografia cospicua, collaborazioni importanti (solo per il fatto di aver suonato con Pino Palladino merita rispetto), impegno sociale.
E insomma, discografia a parte, di tutto rispetto ma non di quelle che mi fa perdere la testa, Belief mi ha conquistato. Completamente. Non una nota fuori luogo. Posto assicurato ne "la cassettina 4".
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