Questa settimana sono in ferie. Non ho trovato niente che mi soddisfaceva come last minute, e quindi ho deciso di abbronzarmi al sole di Rosignano, o, al massimo, a quello di Caletta.
Ieri alle 12, dopo 3 ore piene di sole, mi sono alzato per andare a pranzo. Sono arrivato alla bicicletta alle 13. Dalla spiaggia alla bici ci saranno si e no 100 metri. Ho incontrato 3 persone, due delle quali non vedevo da un po' di tempo. La prima persona era la moglie di un ex collega, la seconda era una amica che è nata lo stesso giorno, nello stesso anno, nello stesso ospedale dove sono nato io, solo qualche ora dopo, il terzo era un vecchio amico che non vedo più tanto spesso ma col quale ho condiviso, tra l'altro, un viaggio in Cile nel '94.
Questa mattina ero un po' in ritardo, e sono arrivato a parcheggiare la bici alle 10,20. Sono arrivato a stendere l'asciugamano alle 11,30. Nel parcheggio ho trovato un'amica che non vedevo da qualche mese, all'inaugurazione del suo negozio.
Il fatto che le persone, amici o conoscenti, si fermino a parlare con me per più di un semplice saluto di cortesia, lo trovo importante e mi riempie d'orgoglio. A parte che secondo me è il segno di un ritmo di vita rilassato, ma in seconda battuta, vuol dire che qualcosa di buono nella mia vita l'ho fatto, fosse solo fare presenza. Quando mi capitano questi incontri, cerco tra l'altro di non parlare troppo. Perchè credo che il saper ascoltare sia un arte nella quale non si finisce mai di imparare.
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