Su Repubblica di oggi ho letto una notizia che mi pare interessante, ma non la trovo in rete. Cerco di riassumervela.
Il Ministro della Pubblica Istruzione israeliano, Yuli Tamir, un intellettuale con idee liberal, ha autorizzato che in un libro per le elementari si legga per la prima volta che, se gli israeliani chiamano la guerra del 48-49 "la Guerra d'Indipendenza", per gli arabi, al contrario è la Nabka, che significa "guerra disastrosa e catastrofica".
Il libro è destinato ad un segmento particolare della scuola, quello al servizio degli alunni arabo-israeliani, vale a dire i figli e i nipoti di quelle famiglie palestinesi che, proprio in seguito alla guerra del 48-49, piuttosto che affrontare un futuro da profughi, rimasero o tornarono nelle loro case e accettarono sotto il profilo giuridico cittadini israeliani.
Naturalmente, il deputato Zuvulum Orlev, del Partito nazionale religioso ha accusato Tamir di aver adottato una "decisione antisionista, che va contro l'esistenza stessa d'Israele come stato ebraico".
Qualcosa si muove.
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