Abbiamo già parlato di Daniele Silvestri. E' uno simpatico, che fa la sua cosa fatta bene. Non ha niente di originale, e ci se ne rende conto soprattutto live, ma racchiude il meglio del cantautorato italiano e lo infarcisce di un pizzico di esterofilia, a volte colta, a volte popolare. Intervalla pezzi che richiamano De André ad altri che sanno di disco-music. I testi sono molto interessanti. Questo è forse quello che mi ha colpito di più dal suo nuovo disco Il Latitante, a parte la già classica Gino e l'Alfetta già postata dal mio co-blogger. Si intitola Io fortunatamente, ed è una bella canzone.
Tu come ci riesci
a fare in modo che il sorriso
non ti si appassisca mai
quale crema metti
che soluzione usi per difendere
quell'ingenuità
quali discorsi giudichi
perfettamente inutili
e quali percorsi ti pesano
Io fortunatamente
sono dotato di una scarsa sensibilità
se no diversamente
io non stavo qua, non ci stavo qua
e merito anche un minimo rispetto
per la totale assenza di creatività
di amore non dispongo però ne prendo
la giusta quantità
Com'è che tu non cresci
cos'è che sei un nuovo Dorian Gray
il vero Peter Pan
davvero mi stupisci
e questo già è stranissimo
chè io non mi stupisco mai
non erano previsti
questi attimi perfettamente inutili
e adesso che mi lasci mi pesano
Io fortunatamente
sono dotato di una scarsa sensibilità
se no diversamente
io non stavo qua non ci stavo qua
e merito anche un minimo rispetto
per la totale assenza di creatività
di amore non dispongo
ma fermati un momento
così ne prendo la giusta quantità
la giusta quantità
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