No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20081210

we can


Si può fare - di Giulio Manfredonia 2008


Giudizio sintetico: si può vedere


Milano, la Milano da bere, pre-Tangentopoli. Nello è un sindacalista con idee moderne, forse troppo. Allontanato dal sindacato, si ritrova in una cooperativa di malati mentali, sorvegliati da uno psichiatra al quale ovviamente interessa che non diano troppo fastidio. I "ragazzi" in pratica fanno lavori inutili. Nello decide, insieme a loro, di sfidare il mercato.


Di Manfredonia ricordavo lo scarsissimo E' già ieri, ennesimo film debole con il grande Antonio Albanese protagonista (il film non era altro che il remake dello statunitense Ricomincio da capo con Bill Murray). E invece, questo film italianissimo, anche se non arriva, a mio parere, all'altezza di Pranzo di Ferragosto, delicato e divertente, commovente a tratti, che affronta senza pietismo un tema non facile, si rivela interessante.

Ci sono dei difetti, sia nelle facili soluzioni di sceneggiatura, sia nella realizzazione, che non è per nulla spettacolare e vagamente televisiva, ma il tema, sorretto dalle prove attoriali, tutte ben riuscite, è la forza trainante del film, e lo rende assolutamente rispettabile.

Si ride e si piange, si apprezza il lavoro di gente che ha reso possibile veramente (è ispirato a vere cooperative con malati mentali) questo tipo di cose.


Un film italiano povero, ma più che sufficiente.

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