No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20160218

L'astice

The Lobster - di Yorgos Lanthimos (2015)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)



Secondo le regole de La Città, ogni abitante single devono recarsi all'Hotel, dove hanno a disposizione 45 giorni per trovarsi un partner. Quelli che non vi riusciranno, saranno trasformati in un animale a loro scelta. La masturbazione è vietata, ma è obbligatoria la stimolazione da parte delle cameriere dell'Hotel, senza orgasmo. Gli ospiti frequentano serate danzanti, ed hanno a disposizione spazi cronometrati per propagandare le loro qualità, sempre nell'ottica di trovare un partner. Ogni ospite può prolungare il periodo dei 45 giorni cacciando i fuggitivi, detti The Loners, ex ospiti dell'Hotel che sono fuggiti dall'Hotel stesso, allo scadere del periodo di soggiorno oppure prima, che vivono nei boschi circostanti l'Hotel. Gli ospiti hanno a disposizione fucili con pallottole fatte di siringhe tranquillanti.
David, un uomo timido ed apparentemente tranquillo, dopo essere stato abbandonato dalla moglie per un altro uomo, arriva all'Hotel insieme al fratello, adesso un cane dopo aver fallito nella ricerca di un partner. Inizia a fare amicizie e a mettere in piedi una strategia. All'occorrenza, se fallirà, chiede di essere trasformato in un astice.


Al suo primo film in inglese, Lanthimos conferma di essere probabilmente il regista/sceneggiatore più geniale in circolazione. Si, signori, più di Nolan, probabilmente l'unico che possa aspirare alla stramba corona di David Lynch, con la differenza che le allegorie e le metafore di Lanthimos, per quanto mascherate e contorte, sono spesso molto più leggibili di quelle di Lynch.
Spiazzante come sempre, con un finale tanto devastante quanto intenso e pieno di speranza, il giovane greco mette insieme un cast piuttosto indovinato, che lo aiuta a mettere in scena questa pazzesca storia, tanto pazza quanto attuale.
Colin Farrell è David, lo stralunato protagonista, ed è a mio avviso perfetto. Un gradino sotto Rachel Weisz, ottimi Olivia Colman, Léa Seydoux, John C. Reilly, Ben Whishaw, Ariane Labed (la cameriera, nella vita reale moglie di Lanthimos) e Angeliki Papoulia (presente nei film di Lanthimos da Dogtooth in poi).
Da vedere senza porsi domande.


Nessun commento: