No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20160810

Love and Only Love

Neil Young and Promise of the Real, sabato 16 luglio 2016, Lucca, Piazza Napoleone

Come sapete, andare a concerti non è più, come è stata in passato per molto tempo, una delle mie attività principali. Se proprio devo, preferisco andare all'estero, dove le persone sono molto più civili, le venue sono fatte apposta e a misura di essere umano, e prediligo concerti "piccoli", pochi spettatori, atmosfera raccolta a prescindere dal genere musicale. Il Lucca Summer Festival però, devo ammetterlo, una piacevole eccezione: persone rilassate, artisti di quelli che non richiedono né pogo né strappi di capelli, poco stress. La scelta di Piazza Napoleone non l'ho mai capita (una piazza più larga che lunga con una statua gigantesca in mezzo), ma tant'è. Nonostante tutto ciò, non sarei mai e poi mai tornato a vedere un concerto di Neil Young, dopo essere riuscito a vederlo otto anni fa (e devo proprio dirlo, minchia come passa il tempo), se non fosse che la compagnia era di quelle di lusso. Il piacere di rivedere amici che sento tutti i giorni ma che non vedo così spesso, come Mazza, Iacopino ma soprattutto il sempregiovane Ndrullo, quest'ultimo anche gentilissimo regalatore di biglietto, è stata una spinta decisiva. 
Guardo con sufficienza la coda di 10 km che si è formata dal casello autostradale di Rosignano in poi, mentre io mi fermo a comprare le sigarette all'autogrill Fine, e alla cassa trovo una vecchissima amica, anche lei non pervenuta da un po' di tempo, così come fosse un buon auspicio, e raccolgo il ragazzo del sud (Ndru) alla stazione pisana. Attendiamo scherzando nel parcheggio gli altri due, dopo di che ci incamminiamo verso l'interno delle sempre splendide mura lucchesi. L'atmosfera è già quella delle grandi occasioni, ovvero quando rivedi persone dopo anni ed è come non fossero mai passati. Ci sediamo a prendere un aperitivo ad un baretto invitante, con un dj che mette musica veramente di merda, e ce la ridiamo osservando culi ed altre amenità in una deliziosa giornata di luglio. Avvistiamo allo stesso bar, nientemeno che Corinna Negri, che scopriamo essere lì per lo stesso nostro motivo. Poco a poco ci addentriamo nella piazza, vedo conoscenti e saluto, e poi comincia il concerto. So già che durerà troppo, e già mi prefiguro seduto ad un bar circostante a gustarmi un gelato, seduto, e invece resisterò stoico per tutte le due ore e quarantacinque minuti che il vecchietto canadese ci regalerà stasera. 
La prima parte del concerto è un amarcord (After the Gold Rush, Heart of Gold, The Needle and the Damage Done, Comes a Time, Mother Earth, con Neil solo sul palco con chitarra, armonica, e pure un organo), e devo dire che si parte bene. Poi entra la band di Lukas Nelson, uno dei figli di Willie Nelson, i Promise of the Real, nei quali figura (è proprio il caso di dirlo, visto che la chitarra potrebbe essere la stessa di Andrew Ridgeley, senza corde) pure il fratello di Lukas, Micah, e pian piano, il giocattolo si rompe e la serata diventa insopportabile, fino allo strazio degli estratti dall'ultimo The Monsanto Years. Nemmeno le due comparsate di Willie Nelson in persona servono a risollevarla. Vedere persone che si scatenano per una Harvest Moon, debbo dirlo pur sembrando snob, fa un po' ridere. Si chiude senza highlights (Hey Hey, My My e Rockin' in the Free World, giusto per dirne due, grandi assenti), una serata che comunque, è valsa la pena di vivere, ma più per gli amici che per altro.


I went to see this concert of Neil Young only because of my good friend Mazza, Iacopino and Ndrullo. Also if, to be a "big" concert, the Lucca Summer Festival is really relaxed, I would never came back to see Neil.

Anyway, I liked the first part with Neil solo with his guitar, harmonica and organ, playing and singing After the Gold Rush, Heart of Gold, The Needle and the Damage Done, Comes a Time, Mother Earth, but the other part with the Promise of the Real, the band of two sons of Willie Nelson (Lukas and Micah, both on the guitars), it wasn't for me. The setlist missed some huge songs of the past, but I was happy to be there with my friends.

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