No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20241015

Non preoccuparti tesoro

Don't Worry Darling - Di Olivia Wilde (2022)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Alice e Jack Chambers vivono nella città immaginaria di Victory, California, una città aziendale, idealistica, costruita in pieno deserto negli anni '50. Ogni giorno, gli uomini partono per andare a lavorare al Quartier Generale di Victory nel deserto circostante, quartier generale dove alle mogli è proibito entrare e sul quale sono scoraggiate dal chiedere informazioni. Le donne vivono come casalinghe e si godono lussi e svago mentre gli uomini sono via. Alice trascorre le sue giornate con altre mogli, tra cui la sua migliore amica, Bunny. Un'altra residente, Margaret, si è allontanata dalla comunità da quando ha avuto un crollo mentale dopo che la sua visita non autorizzata nel deserto ha causato la morte apparente di suo figlio; Margarest sostiene che Victory abbia preso il figlio come punizione per aver infranto le regole. A una festa organizzata da Frank, il fondatore di Victory, Alice vede il marito di Margaret tentare di curarla dopo uno sfogo. Alice e Jack poi fanno sesso nella camera da letto di Frank, ma lei nota che Frank li osserva in silenzio. Mentre è in tram, Alice vede un aereo precipitare nel deserto e corre ad aiutare. Incappa nel Quartier Generale e tocca una delle sue finestre a specchio, sperimentando allucinazioni surreali su un'altra vita prima di svegliarsi a casa quella notte. (Wikipedia)

Distrutto dalla critica, a distanza di un paio d'anni dalla sua uscita direi che il debutto della Wilde non è da buttare. Senza dubbio, tornando alla critica accreditata, molti sono stati fin troppo duri, mentre sono troppo morbidi con nomi sopravvalutati, ma non ci addentriamo in similitudini: cast ricco diretto discretamente, sceneggiatura non originalissima ma trattata in maniera adeguata, divertente e vagamente preoccupante.

Destroyed by critics, a couple of years after its release I would say that Wilde's debut is not to be thrown away. Without a doubt, returning to the accredited critics, many have been too harsh, while they are too soft with overrated names, but let's not get into similarities: rich cast directed discreetly, script not very original but treated in an adequate way, funny and vaguely worrying.

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