Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
All'inizio dell'anno scolastico, due bambine cinesi di 9 anni si incontrano a scuola. Tutti danno per scontato che diventeranno amiche, ma niente le unisce. Lucía è figlia di immigrati; si sente spagnola e pensa solo a integrarsi con il resto delle sue amiche. Vorrebbe avere genitori "normali" come il resto delle sue amiche, ma i suoi la imbarazzano perché non parlano spagnolo, lavorano più di 14 ore al supermercato e non le permettono nemmeno di festeggiare il suo compleanno da Burger King. L'altra bambina è Xiang. È stata adottata e il suo viso tradisce ovunque vada che non è la figlia biologica dei suoi genitori. Xiang non si sente né cinese né accettata dagli altri bambini a scuola. Le due bambine si incroceranno, si separeranno e finiranno per essere fondamentali l'una per l'altra nella ricerca della propria identità. (Wikipedia)
Bel film, delicato nell'affrontare un tema altrettanto delicato, questo della regista basca, molto attenta ai temi sociali, e abbastanza stimata in patria. Le giovanissime protagonista sono spettacolari, e tutto il cast è ben amalgamato. Regista da seguire.
A beautiful film, delicate in its approach to an equally delicate subject, this one from a Basque director who is very attentive to social issues and quite respected in her homeland. The very young protagonists are spectacular, and the entire cast is well-matched. A director worth watching.

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