Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Il film esamina la tradizione delle donne che frequentano le saune a fumo. Le donne partoriscono nelle saune a fumo da secoli e svolgono anche il ruolo di assistenti funebri. Il film racconta le loro storie e mostra come le donne che frequentano la sauna condividano i loro segreti più profondi e lavino via la vergogna e il dolore accumulati nei loro corpi. Il film introduce le usanze della sauna di fumo di Vana-Võromaa, incluse nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dell'UNESCO. La regista Anna Hints si è ispirata alla sua infanzia, quando andò in sauna dopo la morte del nonno e sua nonna le raccontò storie sui defunti. (Wikipedia)
Debutto sul lungometraggio della giovane regista estone, un mix tra finzione e documentario, poesia che qualcuno, giustamente, ha definito "osservativa", il film si limita appunto a seguire le chiacchiere tra le donne in sauna (una sauna, come avrete intuito, molto particolare), chiacchiere che diventano confessioni, riflessioni, e che come conseguenze hanno risate, pianti, consigli, progetti. Sicuramente non un film leggero da seguire, ma decisamente affascinante.
The young Estonian director's feature debut, a blend of fiction and documentary—a poetry that some have rightly called "observational"—confines itself to following the chatter between women in the sauna (a sauna, as you may have guessed, very peculiar), conversations that turn into confessions, reflections, and which ultimately lead to laughter, tears, advice, and plans. It's certainly not a light film to watch, but it's definitely fascinating.

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